Almeno tu nell'universo

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    Eccomi qui, come promesso posto questo racconto diviso in sei puntate, liberamente ispirato al periodo dopo la fine di CC2 e che da lì prenderà una strada tutta sua.

    La canzone che ci accompagnerà lungo queste sei puntate è "Almeno tu nell'universo", originariamente cantata in maniera stupenda da Mia Martini e poi ripresa in maniera altrettanto meravigliosa da Elisa.

    Per il momento non vi dico altro, solo che come al solito queste cose un po' più brevi mi nascono all'improvviso con fini catartici, quindi spero che possa esser interessante anche per voi. Piacevole non so quanto, visto quello che sta per succedere, ma mi direte dopo, aspetto i vostri commenti!


    ALMENO TU NELL'UNIVERSO


    Prima puntata


    Sai, la gente è strana,
    prima si odia e poi si ama
    cambia idea improvvisamente,
    prima la verità e poi mentirà a noi
    senza serietà, come fosse niente.

    3 Marzo 2003


    Andrea scese dall'auto e guardò nervosamente il cellulare, ancora niente. Ma quanto stavano in riunione? Se non fosse stato per quel cavolo di allarme in banca, sarebbe stato anche lui lì con Ranieri e Capello. E Paola. Ma cosa voleva il capitano da Paola? Aveva cercato di decifrare il viso del suo superiore, ma niente. E se ci fosse stato uno strascico del caso Dominici? Ma perché lei non aveva ancora mandato niente, un semplice sms, un 'chiamami, tutto ok'?
    Leo lo guardò: "Che c'è, Andrea? Problemi?"
    "Niente, niente" si riscosse lui, camminando a passi rapidi nel cortile delle auto.
    Stava per aprire la porta, quando vide uscire fuori proprio la persona che cercava: "Paola!"
    Lei lo guardò e lui rimase perplesso, sembrava felice e disperata allo stesso tempo: "Cosa succede, Paola?"
    "Andrea, ne parliamo dopo" disse lei girando il volto dall'altra parte.
    "Ma cosa ti ha detto Ranieri? Devo preoccuparmi?"
    "Andrea, per favore!" Paola si liberò con uno strattone dalla mano di lui che le stringeva il braccio e corse via così velocemente che lui rimase a guardare spiazzato e con la bocca aperta.
    Leo gli si avvicinò con la fronte corrugata: "Quando è così, è meglio lasciarla stare, vedrai che dopo ti dice tutto".
    Andrea scosse la testa: "Credevo che questa fase fosse stata ormai superata".
    "Con Paola questa è una fase che non si supera mai, credimi, se lei decide che non vuole dirti una cosa, devi armarti di pazienza e aspettare i suoi tempi".
    "Sarà..." Andrea fece una smorfia e rientrò, dopo un ultimo sguardo al cortile ormai vuoto.

    Paola camminò fino a che arrivò in cima al belvedere, non sentiva il freddo di quella giornata di marzo ancora invernale come temperature, non sentiva nemmeno il vento che ogni tanto faceva sbattere le persiane e le porte delle case lì vicino. Nella sua testa rimbombavano ancora le parole del capitano.

    "Il comando si è reso conto di aver avuto un atteggiamento non consono nei suoi confronti, di non averla appoggiata a sufficienza nel caso Dominici".
    "Lei è sempre stata un ottimo elemento e abbiamo fiducia che saprà dimostrare ancora meglio le sue capacità, ora che ha avuto la possibilità di fare un ottimo tirocinio in una cittadina di provincia come Città della Pieve, sotto uno dei migliori comandanti di stazione che conosca".
    "L'Arma vuole sponsorizzare uno svecchiamento e un'apertura anche ai gradi più elevati per i giovani e per le donne, quindi il Comando provinciale ha pensato a lei".
    "Ha la possibilità di frequentare il corso per allievi marescialli a Roma, che partirà il 17 marzo prossimo, quindi fra due settimane".
    "Poi, al termine del corso e superato l'esame, lei verrà riassegnata, sicuramente in un centro più grande e probabilmente al Nord, sa che è stato un favore quello che le hanno fatto di esser vicina alla sua famiglia nella prima assegnazione".

    Paola si appoggiò alla balaustrata e respirò a fondo. Maresciallo. E lei che pensava che al massimo le offrissero di diventare appuntato di lì a qualche anno! Maresciallo. Il solo ripeterlo nella mente e a mezza voce non lo faceva diventare più reale. Il corso a Roma, vicino ai suoi, a sua madre che sarebbe stata orgogliosa da morire... Era l'unica che l'aveva sempre sponsorizzata, che le aveva detto 'vai' quando lei aveva lanciato la bomba un giorno a pranzo, che l'aveva cresciuta nella convinzione che le donne hanno altrettanta forza, intelligenza e capacità degli uomini. Suo padre le aveva fatto la guerra e non aveva ancora smesso, anche se lei sapeva che le voleva un bene dell'anima. Però stavolta avrebbe dovuto cedere, vedendola diventare addirittura maresciallo dell'Arma. E Ranieri le aveva fatto capire chiaramente che se lei avesse continuato con gli stessi presupposti, prima o poi avrebbe potuto fare un salto ancora più grande e diventare ufficiale. Il cuore le batteva così forte che le sembrò uscire dal petto. Tenente Paola Vitali! Mamma mia, che vertigine! Lei avrebbe aiutato le altre donne a farsi strada in quella combriccola di maschi, a rendere l'Arma più forte e più umana allo stesso tempo, a rendere il mondo un posto migliore in cui vivere.
    Il freddo del metallo la riportò con i piedi per terra e guardò distrattamente le sbarre, poi le nuvole che giocavano a nascondino con il sole e le venne in mente una cosa che Andrea aveva detto due giorni prima, quando avevano camminato fin lì. Si strinse le braccia intorno al corpo, sentiva improvvisamente freddo e non solo nel corpo. Andrea. Un nodo alla gola le impedì quasi di respirare. Il suo viso preoccupato le passò davanti agli occhi e si morse un labbro, l'aveva lasciato nel cortile senza spiegargli niente. Ma come avrebbe potuto spiegarglielo lì, su due piedi? Stava ancora cercando di metabolizzare la cosa, di capire... Già, ma doveva dirglielo. Il solo pensiero le tolse nuovamente il respiro, immaginando cosa le avrebbe detto. No, non poteva perderlo adesso che l'aveva finalmente ritrovato, adesso che stava scoprendo cosa voleva dire amare davvero una persona come lui. Aveva avuto tanti filarini e due ragazzi, prima di entrare nell'Arma, e poi c'era stato Palermo, ma tutto sbiadiva sul fondo rispetto a quello che sentiva per Andrea. Non era solo amore, c'era sostegno, c'era amicizia, c'era vicinanza, c'era fiducia nelle rispettive capacità, c'era il piacere di lavorare insieme e di arrivare insieme alla stessa intuizione. E quel rispetto per lei come donna e come carabiniere che lui non le aveva mai fatto mancare, nemmeno quando erano stati in rotta per colpa di un'incomprensione e di Luigi che si era messo di mezzo tra di loro. E la sua gentilezza, la sua bontà d'animo, la sua allegria, la sua determinazione... Si deterse le lacrime che erano scese inaspettate sulle gote e si morse nuovamente il labbro. Ma come avrebbero fatto? A Roma sarebbe stata ospitata in foresteria dal lunedì al giovedì, poi sarebbe tornata a Città della Pieve per continuare con il suo solito incarico e per studiare, quindi pochissimo tempo per vedersi, ma almeno avrebbero potuto vedersi quei tre giorni... Rimaneva il fatto che alla fine del corso e posto che lei passasse, l'avrebbero mandata a Milano o a Torino o chissà dove. E sarebbe diventato un amore a distanza, di quelli che morivano lentamente. No, no, non doveva finire così, doveva esserci un'altra soluzione, un'altra strada! E se avesse detto di no a Ranieri? Ma una parte di lei si ribellò vigorosamente, un'occasione del genere non si sarebbe ripresentata mai più. Già, ma anche Andrea non si sarebbe ripresentato mai più. Che fare? Non aveva mai pensato che il destino potesse metterla davanti alla scelta più difficile della sua vita proprio quando stava cominciando ad assaporare quello che voleva dire amare ed essere amata come aveva sempre sperato. Si prese la testa tra le mani e rimase lì, appoggiata alla balaustrata, mentre il sole si alzava sempre di più sopra la sua testa, se pur coperto ogni tanto da qualche nuvolone nero.

    Andrea uscì dall'ufficio di Capello cercando di controllarsi, ma si sentiva come se gli avessero tirato un autotreno in testa. Ora capiva perché Paola era scappata via, anche lui era sbalestrato e sconvolto, ma diversamente da lei non poteva dimostrarlo, la loro storia era ancora totalmente clandestina, oltre che agli inizi, e doveva esser più forte del colpo che aveva appena ricevuto.
    Con la mente che turbinava considerando tutte le possibilità di quello che aveva appena sentito, si diresse verso gli uffici e mise sotto tutti a fare ricerche per capire se c'erano stati altri falsi allarmi nelle banche lì vicino, quello che era successo alla Banca dell'Umbria gli puzzava un po' e il direttore non era stato molto collaborativo. Inoltre era meglio tenersi occupato con il lavoro, altrimenti avrebbe potuto cedere alla tentazione di correre dietro a Paola, tanto sapeva benissimo dove poteva esser andata: il belvedere, era quello il loro rifugio, l'angolo di pace dopo una giornata intensa. Avrebbe voluto esser lì con lei, ma era meglio di no, Leo aveva ragione, bisognava lasciarle il tempo di metabolizzare e poi ne avrebbero parlato insieme.
    Sentì Bordi che parlottava con Mura: "Ma secondo te che voleva il capitano dalla Vitali?"
    "Considerato come si è comportata nel caso del bambino scomparso, forse voleva farle i complimenti" si offrì Romanò con un sorriso.
    "Oh, senti, Costante, ho capito che a te la Vitali sta simpatica, ma non puoi pensare che il capitano si sia sorbito la strada fin qua per farle dei complimenti. E poi non è stata l'unica a capire com'erano andate le cose" sbottò Mura innervosito.
    "Certo che te acido sei e acido resti, eh?" lo rimbrottò Romanò. "E poi cosa vorresti dire? Sono stati Bini e la Vitali che hanno intuito che il secondo marito della madre non la raccontava giusta e l'hanno costretto a confessare, altrimenti..."
    "Altrimenti cosa? Stavamo facendo accertamenti su tutti, sarebbe venuto fuori anche senza la Vitali che si dava arie di aver capito tutto!"
    Andrea si riscosse: "Cosa stai dicendo, scusa, Mura?"
    "Niente, maresciallo, niente" si calmò subito Mura sotto l'occhiataccia di Andrea.
    "Ecco, meglio, ma te dovresti far qualcosa per 'sta faccenda che non ti vanno giù le donne nell'Arma!" commentò Romanò sottovoce ma non troppo.
    "E dai, Romanò, lascialo in pace, tanto lui sai com'è fatto, per lui l'Arma doveva rimanere un club maschile" disse Leo con un sorriso.
    "Beh, io lo dico che non mi spiace per niente che ce stanno pure le donne nell'Arma" si aggiunse Carlo.
    "Sì, basta che siano carine, vero Carlo?" lo prese in giro Leo.
    "Ecchè, vuoi che ce le prendiamo noi tutte le racchione? Mejo che stanno in Polizia o anche co' la Finanza, che tanto lì chi se ne frega di come sono".
    "Complimenti, un discorso elegante e raffinato come solo tu sai fare" commentò l'amico scuotendo la testa.
    "Oh, senti mo', io so' uno sincero, verace, insomma, dico pane al pane e..."
    "E cacio al cacio!" lo interruppe Bordi ghignando.
    "Vicebrigadie', guardi che questa era una discussione privata tra me e Bini".
    "Ah, scusa, Prosperi, ti lascio a parlare con il tuo amichetto" replicò Bordi.
    "Amichetto? Ma che sta' a di'???"
    "Ragazzi, adesso che vi siete divertiti e avete fatto la pausa merenda, possiamo finire la ricreazione e tornare al lavoro?" li richiamò Capello che era arrivato negli uffici.
    "Maresciallo, sissignore, comandi, certo!" si impettì Prosperi guardando Capello con aria nervosa.
    "Sono qui non solo per richiamarvi all'ordine, ma per avvisarvi di una cosa, però vorrei che ci fossero tutti, dov'è Testa?"
    "Vado a chiamarlo, era andato un attimo su" si offrì Bordi.
    "Ecco, bravo Bordi, vallo a chiamare" rispose Capello, mentre tutti lo guardavano con aria incuriosita a parte Andrea, che fece una mezza smorfia, sapeva già cosa stava per dire, anche se non pensava ad una comunicazione così rapida e immediata.

    Bordi tornò con Luigi, che si mise vicino ad Andrea con aria interrogativa e lo guardò, notandone l'espressione fin troppo seria: "Casini in vista?"
    "Adesso sentirai" mormorò Andrea mentre Capello chiedeva di far silenzio e iniziava a parlare.
    "Avete visto che è stato qui il capitano Ranieri e vi sarete chiesti il perchè. E' venuto prima di tutto per congratularsi con tutti noi per la rapidità con la quale abbiamo risolto il rapimento del piccolo Laurenti, è una cosa che è stata molto apprezzata dal Comando provinciale e non solo".
    Romanò si permise di lanciare un'occhiatina di trionfo all'indirizzo di Mura, che aveva una bellissima faccia ingrugnata.
    "Ma il motivo principale è che è stato offerto alla Vitali di frequentare il corso per marescialli a Roma, quello che partirà a breve questo mese. Vi informo che la Vitali non ha ancora confermato la frequenza, perché ha chiesto un paio di giorni per organizzarsi, ma è quasi certo che dirà di sì, è un'opportunità inaspettata ma che lei si merita pienamente e sarebbe assurdo che non ne approfittasse".
    Romanò, Bordi e Prosperi guardarono Mura che aveva cominciato a tossire, era diventato improvvisamente rosso in faccia e sembrava non respirare più, ma fu Andrea che si avvicinò e gli diede una pacca sulla schiena slacciandogli leggermente la cravatta, così da permettergli di tornare a respirare.
    Capello intanto concluse: "Vi informo quindi che è molto probabile che ci troveremo con un organico ridotto per i prossimi sei mesi, finché la Vitali frequenterà il corso, non potremo avere un rimpiazzo fino a quando non ci sarà la conferma che lei ha passato gli esami finali e che verrà riassegnata altrove. Vi chiedo di avere un po' di comprensione e di flessibilità, la Vitali cercherà di coprire qualche turno nel fine settimana dato che il corso sarà dal lunedì al giovedì, ma dovremo anche lasciarle il tempo per studiare, il Comando ci tiene molto che le siano date tutte le possibilità per farcela. Conto sulla vostra collaborazione, ragazzi. E ora tornare pure al lavoro".
    Mentre Capello usciva, Carlo si chinò verso Leo con una faccia divertita: "Ammazza, guarda come sta a rosica' Mura... Te pensi? La nostra Paoletta maresciallo! Però, mica è giusto, mo' me faccio crescere due pere così davanti e vediamo se pure a me me fanno maresciallo!"
    Leo non raccolse, stava guardando Andrea e ora molte cose erano più chiare.
    Carlo sbuffò alla mancata risposta di Leo e guardò Bordi che era rimasto ancora con la faccia sbalordita: "E dai, Bordi! Che è? Tanto se va via la Vitali, vedrai che ci mandano 'n'altra ragazza, magari bionda stavolta, visto che ci hanno mandato la mora... O rossa! Eh, perché no rossa? Le rosse so' focose..."
    Mura lo redarguì: "Prosperi, la smetti con certi discorsi? Ma non ti vergogni?"
    "Va bene, va bene, ma qui io sono l'unico che cerca di fa' le cose un po' allegre, siete tutti sempre con un muso, uffa... Mai uno che mi apprezza!"
    "Vuoi che ti dica che sei un pagliaccio? Va bene, sei un pagliaccio! Adesso cerca di tornare a fare il carabiniere, se ti riesce!" replicò Mura secco.
    Carlo si sedette al computer mugugnando, mentre Leo si spostò dalla scrivania per avvicinarsi ad Andrea e Luigi.
    "Tu lo sapevi già" disse ad Andrea, che annuì.
    "Me l'aveva appena detto Capello, non avevo idea che lo annunciasse già anche agli altri".
    "Scusa, ma Paola ti ha detto cosa vuole fare?" chiese Luigi.
    "Non abbiamo ancora avuto l'occasione" tagliò corto Andrea, lasciandoli per andare alla sua scrivania.
    Leo e Luigi si guardarono preoccupati.
    "Bisogna che si parlino, quei due, non deve esserci il bis dell'altra volta" disse Leo.
    "Vorrà dire che li faremo parlare noi, perché se stiamo ad aspettare che lo facciano loro, temo che Paola partirà per Roma senza che si siano chiariti" replicò Luigi, facendo cenno a Leo di andare in corridoio per discuterne con più calma e senza orecchie indiscrete accanto.
     
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  2. Maggie_G
     
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    E iniziamo le danze!!! ^_^

    Sylvia...meravigliosa!!! :woot: :woot: :woot:

    A parte il fatto che con la canzone che hai scelto ci sono legata da un ricordo particolare mushy ma poi già la premessa alla storia...è tutto un programma! :rolleyes:
    Certo, da come hai detto che l'hai ambientata alla fine di cc2, si presupponeva che ci fosse il trasferimento di Paola per il corso...ma visto che sarà per il ruolo di maresciallo...mmmh prevedo che ci riserverai una bella sorpresa! :D
    E poi Leo e Luigi insieme...e che te lo dico a fare?! mf_lustslow Con due testoni come i nostri...la scorta ci vuole sempre! :asd:

    Insomma, cara la mia Sylvia, non vedo proprio l'ora di leggere il seguito! Con te divento sempre troppo curiosa! :P
    Ti aspettiamo!!! :wub:
     
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  3. Sara88
     
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    Quando avevi detto che la storia sarebbe iniziata alla fine di cc2, il mio pensiero (innocente, come al solito) è corso subito alla festa di Capello (con tutto quello che ne concerne :shifty: :asd: ) e invece tu hai saltato quel pezzo e ci hai portato nel bel mezzo della notizia bomba… ecco, vedo già che siamo a un bivio senza ritorno! Allora, il fatto che Paola non abbia subito voluto parlarne con Andrea ci ha dato una premessa di quello che ci dovremo aspettare nelle prossime puntate… se poi ci aggiungiamo che quest'ultimo l'ha saputo da Capello, peggio mi sento! La situazione la vedo proprio nera, perché immagino la Vitali combattuta, che però propende più verso l'occasione della vita… e Andrea, invece, temo stia già per indossare la maschera dell'orgoglio… Per carità, può darsi mi sbagli, ma non credo che il fantastico duo, ovvero Leo e Luigi, possa far molto in questo caso… Spero però mi smentirai, Silvia, e intanto ti faccio i complimenti perché sei sempre una fucina di idee! Comunque non perché sia pessimista, ma riflettendo su quello che avevi detto ieri, ossia che questa storia arriverà fino ai giorni nostri, si presume che ci sia un bel salto temporale… e temo proprio che questo salto i nostri lo abbiano fatto divisi -_- Staremo a vedere, cara Silvia… quando però? Spero presto! Brava!
     
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    Grazie ragazze, vedo che la storia è stata apprezzata e dico subito a Sara che su qualcosa ci ha preso in pieno e su qualcos'altro per niente! :asd:
    Maggie, anche per me questa canzone ha un significato particolare, sono contenta che sia così anche per te! :wub:

    Vi lascio un paio di spoiler, la puntata arriverà lunedì perché voglio prima mettere una puntata di un'altra storia, grazie ancora e a presto!


    "Quindi secondo te dovrei dire di sì".
    "Non lo so, Paola, so soltanto che vorrei esserti vicino mentre tu decidi cosa fare. Perché questa decisione non riguarda solo la tua vita e la tua professione e credo che sia chiaro a tutti e due".
    Lei sentì un tuffo al cuore vedendo la serietà negli occhi di Andrea e gli sfiorò una guancia con le dita, che lui intrappolò con la sua mano stringendola con forza.

    "Lasciami indovinare... Se anche con te avesse fatto come con le altre, la solita storiella senza impegno, tu avresti già detto sì alla proposta del corso".
    Paola non negò e Giulia le chiese: "Ma da quant'è che siete insieme, scusa?"
    "Da neanche un mese".
    "Eh??? Credevo che foste insieme da tanto di più, da come ne parli!"
    "Non è questo, è che in realtà... Oh, insomma, la verità è che io mi sono innamorata di lui già l'anno scorso, ma la prima volta non ci siamo capiti e abbiamo litigato ancor prima di metterci insieme".
     
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  5. Sara88
     
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    Chi è Giulia mo? Mamma Vitali o semplicemente un'amica?
    Per il resto mi fa piacere che per qualcosa ci ho preso… anche se non so cosa sia meglio abbia indovinato! Forse il salto temporale divisi? Non ci resta che aspettare comunque...
     
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  6. Maggie_G
     
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    Non c'è che dire. Sono due spoiler mooolto interessanti!!! ;)

    Nel primo deduco che alla fine un dialogo tra i nostri testoni ci sarà e...poi sarà la volta che Paola sceglierà di seguire il corso. -_- Perciò credo che Sara c'abbia proprio preso nell'affermare che rimarranno separati fino alla fine! Purtroppo! :unsure:

    Riguardo al secondo anch'io sono stracuriosa di scoprire chi sarà questa Giulia! Anche se, vista la reticenza che lei ha sempre un po avuto nel parlare dei suoi sentimenti (Leo a parte), sicuramente dovrà essere una persona di sua fiducia. :rolleyes:

    Sylvia sono felice della notizia che posterai una nuova puntata in un'altra tua storia ma sappi che ti aspetteremo anche in questa d'ora in poi! :woot:
    A presto!!!
     
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    Wow Silvia :woot:,una nuova storia...bellissima la 1°puntata :D. Dal 1°spoiler deduco che ci sarà un confronto tra due testoni :wub: ..Nel 2°non riesco a capire chi è adesso questa Giulia? <_< aspetto con ansia la prossima.Però sono felice che posterai qualche altra puntata delle tue tante storie. A PRESTO SILVIA! :lol:
     
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    Amabili terre palladiane

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    Allora, per ringraziare dei commenti graditissimi :wub: (che bello rivederti a commentare, Manuela!) specifico che Giulia è un'amica e che ci sarà una chiacchierata molto divertente tra lei e Paola. E sì, ci sarà anche un confronto tra i due testoni, ma in due riprese e in due puntate diverse.

    Confermo che la prossima sarà lunedì mattina in preparazione della Festa della Donna, capirete il perché leggendola ;) e corro a postare dall'altra parte, grazie ragazze e buon fine settimana! ^_^
     
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    Sylvia commento anche questa novitá.
    Giá l'adoro loro che si sono ritrovati ma che potrebbero perdersi di nuovo e memo male che ci sono Leo e Luigi che hanno giá capito la situazione e hanno giá capito che li devono aiutare.

    Non vedo l'ora di leggere il continuo
     
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    And the winner is Giulia! Avevo già deciso di dedicarti questa puntata e si capirà presto il perché, ma dopo i commenti che hai messo stamattina alle mie storie ancora di più! :wub:

    Qui preparate il bazooka per qualcuna, ok? :lol: E sono curiosissima di sapere che ne pensate della bomba che sta per arrivare, per non parlare di un certo nervosismo che gira per la caserma... :shifty:
    Infine, vorrei sapere dalle esperte delle pare mentali della Vitali se qui sono riuscita a renderle bene :lol: :lol: :lol: come se le sono immaginate loro da tempo immemore.

    Ah, by the way, la puntata è messa apposta in anticipo per festeggiare domani, ok ragazze? ;)
    Buona lettura e buon lunedì!


    Seconda puntata


    Sai, la gente è matta,
    forse è troppo insoddisfatta
    segue il mondo ciecamente
    e quando la moda cambia, lei pure cambia
    continuamente, scioccamente.

    8 Marzo 2003

    Leo sbuffò: "Senti, stavolta facciamo in modo che funzioni, non come l'altro ieri".
    "Non credo che ci saranno altri problemi, abbiamo beccato quello delle banche, Leo. Adesso non ci sono casi urgenti, quindi..."
    "Speriamo, quei due non si parlano da lunedì e non si può andare avanti così. Io ho detto a Paola che ci vediamo al parco delle terme, perché Giovanni deve parlarci di una cosa ma non vuole venire in caserma".
    Luigi inarcò un sopracciglio: "Io invece sono stato più schietto, ho detto ad Andrea che ho un problema con la Morresi e che non vorrei parlarne con Capello in giro".
    Leo spalancò gli occhi: "Scusa?"
    "Tu non c'eri, giovedì scorso, eri a fare il giro delle banche, quando ho avuto una discussione con il magistrato" spiegò Luigi con una smorfia. "Diciamo che lei non ha apprezzato molto la proposta che avevo fatto di verificare una nostra supposizione sul caso dei documenti contraffatti, ricordi?"
    "E allora?"
    "Allora, Andrea c'era e ha dovuto mediare non poco, perché mi era venuta una gran voglia di dirle cosa pensavo della sua fobia nei confronti delle azioni pratiche e della sua precisione maniacale per quanto riguardava documenti e procedure".
    "Luigi, meglio davvero che la fai una bella chiacchierata con Andrea, ma non oggi, ok? Dobbiamo lavorarci con la Morresi e se la fai infuriare ci andiamo di mezzo tutti".
    "Dai, tranquillo, vedrai che mi passerà. Adesso controlliamo che quei due zucconi partano davvero per il parco" lo esortò Luigi.

    Andrea si sedette sulla panchina e guardò il sole che si nascondeva tra gli alberi, preparandosi mentalmente a fare un certo discorsetto a Luigi, non poteva permettersi di dare certe risposte, anche se effettivamente Claudia era stata più pignola del solito. Almeno lei però non lo evitava come la peste. Con Paola invece non c'era verso, quando lui tornava lei usciva e quando lui cercava di parlarle lei con una scusa se la filava. Eppure sentiva che era diverso, rispetto a mesi prima, si capiva che lei era combattuta e che avrebbe voluto parlargli. Gli era parso di percepire quasi paura nell'atteggiamento di lei, cosa che non si era davvero aspettato. Doveva trovare il modo di parlarci, quella sera, senza lasciarla scappare; doveva farle capire che non c'era da aver paura di quello che stava succedendo, che le cose si potevano aggiustare.
    Si voltò sentendo un rumore e vide proprio Paola che arrivava e si fermava a guardarlo con aria perplessa.
    "Tu che ci fai qui?"
    "Sto aspettando Luigi, deve parlarmi".
    "E io Leo, deve parlarmi anche lui".
    Si guardarono e scossero la testa, avevano già capito tutto. Paola si girò dopo un ultimo sguardo, gli occhi annebbiati e la posa incerta.
    "Paola, non andartene!" Andrea la fermò. "Non è un caso e lo sai, l'hanno organizzato loro, sanno che dobbiamo parlare".
    Lei si morse un labbro: "Lo so, ma..."
    "Più lo trasciniamo e peggio diventa, l'abbiamo imparata questa cosa lo scorso inverno. Non vuoi che ricapiti quello che è successo quella volta, così come non lo voglio io. Ti prego, Paola".
    "Va bene, allora resto" capitolò lei fin troppo velocemente mettendosi accanto a lui, che rimase sorpreso nel sentire che lei gli si appoggiava contro con la testa.
    La abbracciò istintivamente e lei si voltò verso di lui con gli occhi lucidi, lui non resistette e le diede un bacio d'impulso, mormorandole: "Mi sei mancata...".
    Con la voce rotta lo ammise anche lei: "Anche tu" e poi si staccò con quel maledetto peso al cuore che diventava sempre più un macigno.
    Lui sospirò: "Lo so che stai ancora pensando a cosa fare, Capello mi ha detto che non hai ancora deciso".
    "Io... Andrea, non posso caricarti di questo peso, è una cosa che devo decidere io".
    "E non possiamo deciderla insieme, scusa?"
    "Tu non capisci".
    "Ricominciamo con queste storie? Cosa c'è che non capisco, sentiamo?"
    "Tutto".
    "Non è vero, Paola. Anzi, capisco fin troppo bene, sei tu che non ti fidi, che non vuoi aprirti".
    "Non è vero! Io vorrei, solo che..."
    "Solo che cosa? Pensi che possa esser invidioso? Ad esser onesti, un pizzico di invidia c'è, a me non hanno mai fatto un'offerta del genere. Però sono contento per te, perché te lo meriti e lo sai".
    "Quindi secondo te dovrei dire di sì".
    "Non lo so, Paola, so soltanto che vorrei esserti vicino mentre tu decidi cosa fare. Perché questa decisione non riguarda solo la tua vita e la tua professione e credo che sia chiaro a tutti e due".
    Lei sentì un tuffo al cuore vedendo la serietà negli occhi di Andrea e gli sfiorò una guancia con le dita, che lui intrappolò con la sua mano stringendola con forza.
    "Lo so che così ti complico ancora di più la vita, ma credo sia giusto che tu lo sappia. Io ti amo, Paola. E la nostra non è una storia come quella che potrebbe esserci tra due colleghi che poi si lasciano tranquillamente quando uno dei due cambia assegnazione. Ne abbiamo passate tante prima di ritrovarci e adesso non sono disposto a mollarti facilmente, ti avviso. Nè sono disposto a negare che sento anche una gran rabbia per questa opportunità che è capitata troppo presto, troppo presto per noi due intendo. Se solo ci fosse stato più tempo per noi, per capire ciò che vogliamo dalla nostra storia, per esser certi di cosa siamo disposti a fare..."
    Lei era ancora con la bocca aperta, la dichiarazione di lui che riecheggiava continuamente nelle orecchie.
    "Paola?"
    "Io... Hai ragione, è troppo, non ce la faccio, ti prego Andrea, perdonami ma non ce la faccio" e Paola si alzò, correndo via come una lepre impaurita.
    Andrea sospirò e si passò una mano tra i capelli, era cosciente che aveva messo un carico da novanta sulla bilancia, ma non voleva che lei continuasse a pensare che lui voleva una storia così, come tante. Per lui era arrivato il momento di darsi degli obiettivi oltre quello lavorativo e sentiva che con lei tutto avrebbe potuto essere come aveva sempre sperato e desiderato, anzi forse anche di più.

    Quella sera c'era una caciara impressionante a cena, ma Andrea notò che mancava proprio Paola.
    "C'è da andare a chiamare la Vitali?" chiese a Bordi.
    Lui lo guardò stupito: "Ma che dice, marescia'? Stasera è la festa delle donne, si ricorda?"
    Andrea si diede dello stupido. Paola lo aveva avvisato ancora la settimana prima che quel weekend sarebbe andata a Roma, si trovava con le sue amiche e poi sarebbe andata a dormire dai suoi. Mosse con rabbia e tristezza insieme la forchetta sul piatto e poi si decise.
    "Ragazzi, io non ho più fame, se qualcuno vuole prendere anche la mia porzione, accomodatevi, vado a fare due tiri".
    Capello lo guardò con aria un po' preoccupata: "Sicuro, Andrea?"
    "Marescia', ma se pure gli orsi polari se ne stanno dentro, co' sto freddo!" obiettò Carlo.
    "Non preoccuparti, Prosperi, mi metterò la pelliccia" commentò Andrea uscendo.
    Leo si alzò e lo seguì dicendo ad alta voce: "Maresciallo, mi sono dimenticato di dirle una cosa!"
    Andrea si voltò e Leo continuò a camminare parlando a bassa voce: "Mi spiace per oggi, ma l'abbiamo fatto solo perché temevamo che non voleste parlarvi".
    "Non ce l'ho con te, Leo, e neanche con Luigi, tranquillo".
    "Allora che c'è? Vi siete chiariti?"
    "Io ho parlato, Leo, lei non ha voluto dirmi cosa ha intenzione di fare e quando le ho detto le mie intenzioni è scappata via" riassunse Andrea con una smorfia amara.
    Leo lo fissò preoccupato: "Sono certo che Paola si chiarirà, so che ci tiene tantissimo a te, Andrea".
    "Già, peccato che a quanto pare il mio tempismo abbia fatto cilecca nel dire le due famose paroline, quelle che in teoria tutte le donne vogliono sentire da noi uomini! Peccato soprattutto perché era la prima volta che lo dicevo in vita mia, era meglio se continuavo a non dirlo" sbottò Andrea andando su per le scale e lasciando un Leo a bocca aperta.
    Luigi arrivò in quel momento: "Allora?"
    Leo si voltò verso di lui con aria sbalordita: "Allora Paola è scappata dopo che Andrea..."
    "Andrea cosa? Non avrà detto qualcosa che faceva meglio a non dire!"
    "Anzi! Le ha fatto una dichiarazione in piena regola!"
    "E Paola se l'è filata... A quanto pare quando le dici certe cose è la sua reazione naturale" commentò Luigi con una punta di ironia amara.
    "Eh?"
    "Niente, niente. Vado io a parlarci, tranquillo, Leo. Così ne approfitto anche per parlargli della Morresi".
    "Luigi, devi controllarti un po' di più, oggi hai rischiato che Capello ti riprendesse di fronte a tutti! Non puoi dirle certe cose nel corridoio" mormorò Leo preoccupato.
    "Vorrà dire che imparerò ad evitarla e lascerò a te il piacere di parlare con il magistrato, almeno fino a quando non ne manderanno un altro" concluse Luigi con una smorfia prima di salire le scale verso le camerate.

    "Paola, ma che è quel muso? Dai, muoviti un po', che siamo venute qui per divertirci, non per fare le noiose!"
    Paola sospirò e guardò le sue amiche Gloria e Giulia: "Scusatemi, ragazze, ma stasera non è proprio serata".
    "E dai, che se vuoi puoi farla diventare diversa! Tira su quella bocca e anche quella gonna, anche se sei fortunata te a non far fatica per attirare i maschietti, guardali, sono già lì che sbavano!" la esortò Gloria.
    "Non mi interessa".
    "Come non ti interessa? Mica avrai deciso di cambiar mestiere di nuovo e farti monaca, eh? Guarda che ti dò una botta in testa se mi dici che è vero!"
    "Non è quello, dai Gloria".
    "Per me è che lei ha già trovato qualcuno" disse Giulia con un sorrisetto.
    "Ehi! Davvero, Paola? E non ci dici niente? Com'è? E' figo, spero! E com'è a letto, ci sa fare? Ha un po' di sale in zucca? A parte che tanto uno vale l'altro, i maschi so' tutti scemi uguali".
    "Gloria! Insomma, lasciala in pace, non vedi che così le fai passare la voglia di raccontare?" la rimbrottò Giulia.
    "Beh, tanto con questo casino cosa vuoi che si senta? Però potremmo andare nei bagni, lì c'è più calma".
    Giulia la guardò con ironia: "Come no, tra una coppia che lo fa addosso al muro e un'altra che lo fa sul lavandino... Paola, ti assicuro che non avevo idea che ci portasse qui Gloria dopo cena, altrimenti le avrei detto di non riservare proprio nessun tavolo!"
    Lei scosse la testa: "Non preoccuparti, Giulia, non è un problema, anzi il rumore quasi mi piace stasera".
    "Ecco, vedi? Sta già cambiando umore, dai Paoletta, che con un altro po' di sforzi puoi venire a divertirti con noi! Lascia perdere quello che hai in testa, tanto adesso non è più di moda averne uno solo, no? Perché averne uno solo quando puoi divertirti? Finché sei giovane muoviti, approfitta delle occasioni! Guarda che bel ragazzo che ti sta fissando, certo è un po' magro e non si vedono tanto i muscoli, ma è biondo e con un bel sorriso e ti sta mangiando con gli occhi..."
    Paola si irrigidì e guardò dietro di scatto, poi scosse la testa, non era lui, come avrebbe potuto esserlo? Anche se una parte di lei era dispiaciuta che non lo fosse.
    "Ehi! Sembrava che temessi di vedere un fantasma! Ma che ti succede, Paola?" le chiese Giulia.
    "Niente, niente. Voi andate pure a ballare, se volete, io resto qui ancora un po'..."
    "Oh, sentite, se voi due volete stare qui a fare la calza, padrone, io vado a ballare" disse Gloria sparendo nel mucchio di gente sulla pista.

    "Paola, guarda che anche se ci vediamo poco, io ci sono se vuoi parlare" le disse Giulia sedendosi vicino e coprendole la mano con la sua.
    Paola si specchiò negli occhi buoni della sua amica e si scoprì a raccontarle tutto, a fatica e in mezzo al bailamme di suoni, persone e odori che rischiavano ogni volta di travolgerle entrambe.
    Giulia si passò una mano tra i capelli: "Capperi! Per forza che dici che stasera non è serata... Io al posto tuo avrei un mal di testa da urlo!"
    "Non so cosa fare, Giulia. Da una parte è l'offerta più inaspettata e più incredibile che mai potesse arrivarmi, quasi mi darei un pizzicotto prima di crederci davvero".
    "E dall'altra hai avuto la fortuna di trovare uno che si è buttato, che ti ha detto quello che sente e che è pronto anche ad impegnarsi. Inoltre mi sembra di capire che abbia pure le caratteristiche che interessano a Gloria o sbaglio?" chiese Giulia maliziosa.
    Paola arrossì e si mise a ridere: "Questa non me l'aspettavo da te, Giù!"
    "Lo so, ma non potevo resistere e poi visto che Gloria se l'è filata, devo fare anche la sua parte".
    "Ah, per quello non c'è bisogno, grazie, so già cosa mi direbbe se sentisse la mia storia".
    "Ma sei matta Paola, che discorsi sono? Vuoi scherzare, sacrificare questa opportunità per un uomo? Cosa siamo tornati, all'età della pietra? Vuoi davvero tradire le conquiste del fronte femminile?" disse Giulia replicando la voce e gli atteggiamenti di Gloria così bene da strappare una risata a Paola.
    "E' lei spiccicata!"
    "Lo so, ma lei è facile da imitare".
    "Te l'ho sempre detto che tu hai un talento naturale per questo, peccato che non voglia sfruttarlo".
    "Senti, non provare a cambiare discorso, tu, che ti conosco bene" la ammonì Giulia.
    "Non sto cambiando discorso".
    "Allora, sentiamo, cosa stai pensando di fare?"
    "E' questo il punto, non lo so!"
    "Beh, io soluzioni pronte non ne ho, però... Scusa, se davvero stai insieme con questo ragazzo, perché non ne parli con lui?"
    "Non ci riesco! A parte quanto mi ha spiazzata con quella dichiarazione oggi, che non mi sarei mai aspettata così presto, non da uno come lui".
    "Cosa vorresti dire?"
    "Che da quando lo conosco, ha sempre fatto un po' il galletto, quello che si diverte".
    "Una versione maschile di Gloria, insomma".
    "No, non proprio... Però diciamo che anche lui credeva nel divertirsi senza impegno".
    "Guarda che hai appena detto 'credeva', quindi vuol dire che l'hai giudicato sincero, quando ti ha detto che ti ama".
    "Perché era sincero, si capiva, Giù!"
    "Quindi è cambiato, è una gran cosa, mica da tutti... Ed è merito tuo, dovresti esserne contenta da morire!"
    Paola non rispose, ma Giulia la stuzzicò: "E dai, che si vede che anche se ti ha spaventato con questa dichiarazione improvvisa, tu sei troppo felice che l'abbia detto!"
    "Come potrei non esserlo? E' solo che..."
    "Lo so, lo so, te l'ha detto adesso che potresti andar via, ma non credo l'abbia fatto per trattenerti. O tu pensi che sia così?"
    "No, non lo penso neanch'io. E' solo che questo rende tutto più complicato".
    "Lasciami indovinare... Se anche con te avesse fatto come con le altre, la solita storiella senza impegno, tu avresti già detto sì alla proposta del corso".
    Paola non negò e Giulia le chiese: "Ma da quant'è che siete insieme, scusa?"
    "Da neanche un mese".
    "Eh??? Credevo che foste insieme da tanto di più, da come ne parli!"
    "Non è questo, è che in realtà... Oh, insomma, la verità è che io mi sono innamorata di lui già l'anno scorso, ma la prima volta non ci siamo capiti e abbiamo litigato ancor prima di metterci insieme".
    "Ahia! Allora era per lui che eri così di umore strano lo scorso Natale?"
    "Anche, ma non solo, lo sai che papà non ha ancora mollato con la sua idea che sono matta a voler fare il carabiniere".
    "Lui è meglio se lo lasci perdere, lo sai com'è fatto tuo padre, non può fare a meno di preoccuparsi e poi sognava di avere tutti e due i figli in farmacia con lui e manco uno, povero!"
    "Io in farmacia? No grazie! Ma sai che colpo gli prenderà se vado al corso?"
    "Hai detto 'se', Paola..."
    "Perchè te l'ho detto, non ho ancora deciso".
    "Beh, si capisce, visto che sei innamorata di questo..."
    "Andrea, si chiama Andrea".
    "Ok, sei innamorata di questo Andrea da un bel po' e a quanto pare anche lui, altrimenti non ti avrebbe fatto questa dichiarazione dopo neanche un mese! Però adesso è un po' più chiaro, prima mica ti capivo così bene. Quindi ci avete riprovato, coraggiosi, però!"
    "Già, ma ogni volta che lo guardo, mi viene una rabbia per aver perso tutto quel tempo ad esser infuriata con lui lo scorso inverno, quando avremmo potuto stare insieme. E mi dò della stupida mille volte, ma non voglio ammettere con lui che sono stata una stupida e allora mi arrabbio con lui e..."
    "Mamma mia, Paola, basta così che il mal di testa lo fai venire anche a me! Ho capito, ho capito, ok? Ma non c'è nessun altro con cui potresti confrontarti? Una persona che possa comprendere la situazione in cui ti trovi e non farti venire mille pare? A parte che, al posto tuo, io mi sarei fiondata da questo ragazzo e gli avrei detto che anch'io lo amo da impazzire e che piuttosto mollo il lavoro!"
    "Giulia!"
    "Lo so, lo so, io sono diversa da te e anche da Gloria, ma che vuoi farci? Voi due avete sempre avuto il codazzo di ammiratori, io no. Quindi se trovassi uno che oltre ad essere onesto e affidabile e simpatico, fosse pure un figo della madonna, come direbbe Glo, e pronto a cambiare perché vuole stare con me... Figuriamoci se me lo lascerei scappare, sarei disposta a fare di tutto! Non che che mi cederesti il tuo, a proposito?" e Giulia le fece l'occhiolino.
    Paola sorrise: "Guarda che non sono disposta a cedertelo, neanche se mi dai tutte le figurine doppie che non hai mai voluto darmi dell'album di Georgie!"
    "Che cattiva! Però scusa, tu non volevi darmi quella figurina così carina".
    "Lo sai benissimo che era l'album di mio fratello e non si poteva toccare!"
    "Però Beckham era così cariiino..."
    "Giù, torna con i piedi per terra, ok? E poi che vuoi, quello si è sistemato con la più antipatica delle Spice Girls, quindi non deve avere la testa tanto a posto. Meglio che ti cerchi uno con più sale in zucca, come dice Gloria".
    "Dimmi un po', questo tuo talento del richiamare tutti all'ordine lo fai anche in caserma, vero?"
    Paola sorrise: "A dir la verità, c'è una persona in particolare che me lo fa sempre notare e dice che dovrei io avere i gradi da maresciallo".
    "Una persona a caso, eh? Guardala, è persa, completamente... Non si capisce neanche che sei innamorata cotta! Dai, avanti, promettimi che domani ci parli con questo ragazzo, ok? E non badare a quello che potrebbe dirti Gloria, ascolta me per una volta, uno così non lo trovi dietro ogni angolo!"
    "Ci penserò, Giulia, promesso. Ma adesso alziamoci, che sono stanca di star seduta, ho voglia di muovermi".
     
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  11. Sara88
     
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    Sì, avevi ragione, la parte tra amiche è stata divertente e spensierata… almeno quella! Perché nella parte precedente l'avrei strozzata (e non c'è bisogno che dica chi -_- )
    Allora, io capisco tutto… capisco che è confusa e combattuta, che si trova a un bivio… Comprendo anche quanto questa proposta lavorativa la inorgoglisca… Ma cavolo, per una volta che Ferri è magnanimo, che fa quelle dichiarazioni con una scioltezza a lui sconosciuta… lei che fa? Si alza e se ne va come una lepre?? Hai detto bene, Silvia, è come un coniglio questa… Con tutto il rispetto per i conigli! Il problema è che temo che qualsiasi cosa le avesse detto Andrea in quel confronto lei se ne sarebbe andata ugualmente… Si è dichiarato, allora lei è scappata impaurita… Se non si fosse dichiarato? Lei se ne sarebbe andata lo stesso, anche indignata perché non vedeva serietà da parte sua…Quindi Andrè, non ti crucciare… tu hai fatto bene a dirle quelle "due paroline", è lei che deve decidere che vuole dalla vita…
    Mo spero che da questa uscita derivi qualcosa di buono (leggasi: spero ascolti Giulia) ma già prevedo che non sarà così…E non perché si farà influenzare da Gloria (a proposito, che donnina dalla forte moralità :woot: :asd: ) ma proprio perché lei stessa è tarata purtroppo… Quindi credo ancor di più che la cosa su cui ci ho preso è il salto temporale divisi…
    Un plauso a Luigi e Leo, stavolta il loro piano ha funzionato, anche se non pienamente. A proposito, che sta combinando Luigi con Claudiona? Qui c'è tensione nell'aria… che sia il preludio a qualcos'altro che abbiamo visto in cc3? Ecco, spero però che tu, Silvia, non abbia preso ispirazione da cc3 anche per un arrivo imminente dopo la dipartita della Vitali…Anche se quest'ultima se lo meriterebbe eh!
    Riguardo alle pare, non so se sono io una delle esperte che menzionavi, ma ti assicuro che ti sono uscite bene… mi ha urtata fortemente con quei discorsi! Ma tanto l'urto ce lo abbiamo solo noi e Andrea che digiuna in caserma "impellicciato" :asd: , la signorina, invece, sta per scendere in pista… ecco, Paola, non dare retta a Gloria, ricordati che l'8 marzo è la festa della donna e non la sagra della z… :asd:
    Vabbè, Silvia, con questa concludo e mi metto in attesa della prossima! Brava!
     
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    e finalmente riesco a passare!!!!
    Una canzone meravigliosa a fare da filo conduttore a questa storia meravigliosa.
    Comincia subito la maretta tra i due testoni e meno male che luigi e lei ci mettono una pezza!
    Sta vitali è imparanoiata fino alle unghie dei piedi non solo nella testa...ma come non capirla...è spaventata...e Andrea che butta la bomba subito...fantastico...da manuale...ora dobbiamo togliergli il tormento poverino.
    Giulia mi sta simpatica e la sta facendo ragionare proprio bene...speriamo che paoletta prenda la decisione giusta e corra a spiegarsi con Andrea che poverino rischia la polmonite a giocare a basket a marzo.
    Aspettiamo il seguito. Bravissima silvia
     
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  13. Maggie_G
     
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    CITAZIONE (Sara88 @ 7/3/2016, 14:40) 
    Sì, avevi ragione, la parte tra amiche è stata divertente e spensierata… almeno quella! Perché nella parte precedente l'avrei strozzata (e non c'è bisogno che dica chi -_- )
    Allora, io capisco tutto… capisco che è confusa e combattuta, che si trova a un bivio… Comprendo anche quanto questa proposta lavorativa la inorgoglisca… Ma cavolo, per una volta che Ferri è magnanimo, che fa quelle dichiarazioni con una scioltezza a lui sconosciuta… lei che fa? Si alza e se ne va come una lepre?? Hai detto bene, Silvia, è come un coniglio questa… Con tutto il rispetto per i conigli! Il problema è che temo che qualsiasi cosa le avesse detto Andrea in quel confronto lei se ne sarebbe andata ugualmente… Si è dichiarato, allora lei è scappata impaurita… Se non si fosse dichiarato? Lei se ne sarebbe andata lo stesso, anche indignata perché non vedeva serietà da parte sua…Quindi Andrè, non ti crucciare… tu hai fatto bene a dirle quelle "due paroline", è lei che deve decidere che vuole dalla vita…
    Mo spero che da questa uscita derivi qualcosa di buono (leggasi: spero ascolti Giulia) ma già prevedo che non sarà così…E non perché si farà influenzare da Gloria (a proposito, che donnina dalla forte moralità :woot: :asd: ) ma proprio perché lei stessa è tarata purtroppo… Quindi credo ancor di più che la cosa su cui ci ho preso è il salto temporale divisi…
    Un plauso a Luigi e Leo, stavolta il loro piano ha funzionato, anche se non pienamente. A proposito, che sta combinando Luigi con Claudiona? Qui c'è tensione nell'aria… che sia il preludio a qualcos'altro che abbiamo visto in cc3? Ecco, spero però che tu, Silvia, non abbia preso ispirazione da cc3 anche per un arrivo imminente dopo la dipartita della Vitali…Anche se quest'ultima se lo meriterebbe eh!
    Riguardo alle pare, non so se sono io una delle esperte che menzionavi, ma ti assicuro che ti sono uscite bene… mi ha urtata fortemente con quei discorsi! Ma tanto l'urto ce lo abbiamo solo noi e Andrea che digiuna in caserma "impellicciato" :asd: , la signorina, invece, sta per scendere in pista… ecco, Paola, non dare retta a Gloria, ricordati che l'8 marzo è la festa della donna e non la sagra della z… :asd:
    Vabbè, Silvia, con questa concludo e mi metto in attesa della prossima! Brava!

    Come sapete non ho mai iniziato a commentare riportando un altro commento ma questo di Sara, nulla togliere a Liz ovviamente, è stato il top! ;) A parte che ho riso da morire (insuperabile il riferimento della festa della donna :asd: ) ma poi cosa aggiungere dopo che ha scritto tutto ciò che penso in maniera così eccellente? Nulla. Potevo solo riportare il testo così come è stato scritto!
    Di mio posso solo dire che da quando ho conosciuto il duo Leo e Luigi, non ne posso più fare a meno e poi che mi piace, a suo modo, questa compagnia di Paola e soprattutto questa Giulia che spero vivamente le faccia mettere un pò di sale in zucca!!! Ovviamente ho scritto "a suo modo" perchè per quanto questa Gloria è "donnina" (cit. di Sara) credo che una così ci sta sempre bene in ogni compagnia...se non altro per ridere! :asd: Un pò come Prosperi per i ragazzi della caserma! :lol:
    Per la serie "chi ha il pane, non ha i denti": Dai Vitali che di Ferri così non se ne trovano tutti i giorni!!! Mannaggia a te!!! -_-

    Beh Sylvia grazie per questo regalo anticipato per la festa delle donne (anche se personalmente non mi piace festeggiare in occasione di questa festa) e torna presto perchè la storia si sta facendo interessante ogni puntata di più!!! ^_^ Ti aspettiamo!!!

    Edited by Maggie_G - 8/3/2016, 02:34
     
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    Avviso già Sara che la prossima puntata, in arrivo domani, è dedicata a lei e non solo perché ha messo un commento insuperabile (mi perdoneranno le altre ;) ) ma anche per una cosa che sta per succedere, anzi due! :P

    Dico solo a Lisa che Andrea non si prenderà un malanno nonostante sia andato a sfogarsi sull'incolpevole canestro :lol: e a Maggie che dato che nemmeno a me piace particolarmente la data di questa festa (come si fa a festeggiare per un evento tragico che accadde in quella data? :blink:) la cara Paola non prenderà ispirazione da quella cara 'donnina' (cit.) e tornerà con un po' di pare in meno il giorno dopo. Solo un po' però, perché altrimenti non si chiamerebbe Paola Vitali! :asd:

    Vi lascio un assaggino della prossima, visto che sono magnanima e so che così vi faccio iniziare bene la giornata... ;)

    "Andrea!"
    "Senti, Paola, io non resisto così, dimmelo subito e mi metto il cuore in pace".
    "Ma dirti cosa?"
    "Che hai deciso di mollarmi, di chiudere tutto".
    "Ma cosa stai dicendo? Tu sei matto?"
    "Ah, io sarei matto? Chi è che è scappata ieri davanti alla mia dichiarazione, eh? Sì, forse sono diventato matto, grazie a te, visto che la prima volta che dico ad una donna che la amo, quella se la fila!"
     
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  15. Sara88
     
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    Mamma mia, Andrea sta proprio male…porello! Silvia, ti ringrazio per la dedica intanto...Aggiungo solo una cosa, se proprio devi far venire horsewoman, chiedo che di questo arrivo ne sia al corrente anche la Vitali… giusto per farle capire a cosa la porta la sua idiozia <_< :shifty:
     
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53 replies since 3/3/2016, 15:13   3159 views
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