Almeno tu nell'universo

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  1. Sara88
     
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    Ammazza, non mi aspettavo tutta quest'attività "ginnica" da parte di Ferri :blink: :asd: Però sì, quando ho letto nello spoiler che erano femmine una parte di me già lo sapeva… :asd: Hai capito, papà Ferri?
    Chi invece mi ha lasciato totalmente sbalordita è stata Paola… non pensavo che anche lei avrebbe avuto un figlio nel mentre! Silvia, dire che ci hai stupite è poco! Però devo farti i complimenti perché in una sola puntata sei riuscita a mettere a posto le cose tra i due… Soprattutto grazie ad Andrea! Eh sì, ha ragione Lisa, se non fosse stato per lui (e anche per Giulia, santa donna!) a quest'ora entrambi stavano ancora rimuginando sugli amori passati e le occasioni perdute... -_- Che poi non so se è peggio quel Massimo o Stefania eh… Forse lady Ferri, perché una madre che abbandona le figlie è proprio contro natura…Tra l'altro mi chiedo come abbia fatto Andrea ad innamorarsi di una così e a farci anche tre figlie…tre, non una! :wacko: :asd:
    Vabbè, queste sono domande a cui puoi anche non rispondermi… ora mi preme sapere se, come penso, ci sarà anche un altro figlio per entrambi! Sì, dai, se la puntata prossima sarà dedicata a me di sicuro ci saranno zozzate e considerato quanto i contraccettivi siano sconosciuti a sti due possiamo ben sperare che Ferri colpirà ancora! E che sia la volta buona che riesca a "produrre" un maschio anche lui :asd:
    Infine, volevo fare un minuto di raccoglimento per il povero Arny costretto ad abbandonare la sua cara Roma per seguire quella scellerata della figlia... :dry: Fatti coraggio, Arnalduccio, il sole c'è anche lì qualche volta :asd: scherzo, Silvia!
    Complimenti per la puntata e posta presto l'ultima di questa ff!
     
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    Silvia Wow che puntata :o: ammazza Ferri una non te ne bastava ahahah veramente mi hai stupita! Giulia sposata con Marco che colpo di scena complimenti ..però non credevo che Paola fosse diventata mamma.Non pensavo che il capitano tornasse alla carica nonostante sono passati 10 anni puntata stupenda!!!!!! :asd: BRAVA SILVIA adesso aspetto la prossima! ;) A presto non farci aspettare troppo! :D
     
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  3. Maggie_G
     
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    Sylvia, sono emozionata. Si si, hai capito proprio bene! Mi hai fatto emozionare!!! wub2
    Prima la dedica...poi la puntata e il resto...mi hai davvero risollevata dopo una giornata pesantissima!!!
    Ho iniziato a leggerla prima dell'ultima lezione all'università ma ti confesso che alla fine non ho resistito e anche se il professore spiegava...me la sono letta tutta (e vabbè ogni tanto, per puntate così poi, ci sta!!!) e ti dirò di più, non me ne pento!!! :asd:

    A farti un commento generale, non renderei giustizia alla puntata perciò ho pensato di tagliare i vari spezzoni e commentarteli di volta in volta. Abbi pazienza...ma non me la sentivo di fare in altro modo! :rolleyes:

    CITAZIONE (sylvia70 @ 14/3/2016, 16:46) 
    "Giulia, guarda che Chiara... [...] ...più all'orgoglio a dire il vero, il suo cuore era diventato quasi insensibile dopo tutte quelle storie andate male.

    Già dalla parte iniziale, mi hai spiazzata!
    La mia amata Giulia devo dire che ci prende sempre con i Vitali visto che non solo è mamma ma è anche cognata di Paola! Chi l'avrebbe mai pensato!? Almeno dalla scorsa puntata...non ci sarei arrivata mai! Brava!
    E poi Paola...altro shock! Con un figlio avuto da un compagno che se ne lava le mani e un'altro uomo con cui era sempre tradita. E allora cara Paola perchè mi costringi a dirti sempre "te l'avevo detto!"??? E si! Perchè vedi che risultati si ottengono a fare sempre l'orgogliosa ed a non saper apprezzare ciò che si ha? E mannaggia!!! nonono
    Ho riso immaginando la faccia del nostro Arny alla notizia di quando gli hanno proposto di trasferirsi a Verona :asd: ...penso che solo l'amore per il nipotino abbia potuto questa magia! Perchè altrimenti...chi mai l'avrebbe schiodato dalla sua amata Roma!? Anche se forse una speranza di ciò Paola l'avrebbe avuta qualora gli avesse detto che avrebbe lasciato la divisa...forse solo così, o forse no! :shifty:

    CITAZIONE (sylvia70 @ 14/3/2016, 16:46) 
    Ormai aveva perso i conti, anche se... [...] ...con me" rispose Paola decisa, riprendendo a camminare.

    Qua Paola mi fa incavolare! :angry: A parte che per dimenticare Andrea...ne ha fatto di tentativi! <_< Alla faccia della disperata...ma anche dell'orgogliosa! A partire da quel riccone già della scorsa puntata...ma Vitali e la sua dignità? L'ha dimenticata a CdP forse? O forse ultimamente questi moti d'orgoglio le saltano su solo in presenza di un certo capitano?! Mah! Che poi io mi chiedo, cara Paola, ma come fai??? Eh si, perchè come si fa a dare anche semplicemente retta a chicchessia e...non dare neanche la possibilità di parlare a quel sant'uomo di Andrea!? Hai visto poi le conseguenze!? Come si suol dire "cornuta e mazziata"! Mi da ai nervi come quando la vedo nella puntata "Cuori solitari" di cc2 in cui Andrea cerca di farsi avanti e lei gli alza sempre un muro tra loro. Brava invece Giulia, meno male che ci sei tu a mettere un pò di ragione in quel cervello orgoglioso volato via disperato per ciò che stava facendo la sua proprietaria! Si, perchè gli ha detto proprio ciao! bye1 Con la frase "Vuoi davvero passare il resto della vita mangiandoti le mani perché te lo sei lasciato scappare, l'unico uomo sulla terra che aveva saputo capirti e amarti per quello che eri? L'unico che non ti trattava come una donna senza cervello?" per me, questa Giulia, ha davvero vinto tutto!
    Infine prendendo anche l'altra frase di Giulia "Sì, e io sono Rihanna versione nostrana", cara Sylvia, ti sei superata! Ho riso da morire!!! :asd:

    CITAZIONE (sylvia70 @ 14/3/2016, 16:46) 
    "Ci fermiamo a prendere... [...] ...in direzione opposta, senza neanche guardare se Giulia la stava seguendo.

    Qui sono saltata dalla contentezza!!! Ammazza che incontro!!! :woot: Riguardo questo punto il commento di Sara in cui dice " non mi aspettavo tutta quest'attività "ginnica" da parte di Ferri" mi ha fatta morire da ridere e poi credo che non ci sia frase migliore per commentarlo!!! :asd:
    Tre figlie...Andrea padre...e di tre figlie!!! A parte lo shock anche qui ma poi, Sylvia, per un momento ho creduto addirittura che facessero di nome Olivia, Caterina e Amelia, giuro! E' stato un puro riferimento...o semplice casualità??? Ahahah. Anche quì devo dire che il nostro capitano ha riparato alla delusione di Paola...dandoci alla grande!!!
    "Era ancora bello come lo ricordava."...eeeh quanto ti capisco Paola! Pensa che ho detto la stessa frase quando me lo sono ritrovata davanti, qualche settimana fa, a teatro! :wub: :asd:
    Ritornando alla puntata, vai Andrea! Pensaci tu a farti avanti...che è meglio!!!

    CITAZIONE (sylvia70 @ 14/3/2016, 16:46) 
    Quel pomeriggio si scoprì con i nervi a fior di pelle... [...] ...potrà parlarne dopo con i suoi sottoposti".

    E come allo stadio anche per me "Un capitano! C'è solo un capitano!". Ovviamente si capisce di chi parlo! ;)

    CITAZIONE (sylvia70 @ 14/3/2016, 16:46) 
    Paola fece buon viso a cattivo gioco... [...] ...deciso adesso di dimostrarmi che non lo sei?"

    In questa parte non ho parole. Sono stata solo nell'ordine così: eek mf_lustslowjumpysbav
    Certo avrei ancora da ridire qualche parolina a Paoletta nostra ma lascio fare alla tua strepitosa fantasia ed ai baci travolgenti di Andrea, farla ritornare sulla retta via...magari con un briciolo di cervello in più!

    CITAZIONE (sylvia70 @ 14/3/2016, 16:46) 
    "Eh? Scusa, non capisco"...cercare la bocca di lui in un bacio liberatorio e appassionato.

    Che uomo il nostro Andrea... lo dirò sempre! E' lì per restare...cosa si può volere di più???
    Una cosa per cui sono uscita pazza è anche il dialogo che hai riproposto tra i due testoni. Sono frasi originali, brillanti, scanzonati, ricchi di intelligente e mai banale humor...perfetti! Soprattutto addosso a loro due!

    Ovviamente dei vari spezzoni che ho preso in esame, ho accennato la prima e l'ultima frase, per rendere l'idea di quale periodo stessi parlando e anche per facilitarti il lavoro di lettura che altrimenti sarebbe stato anche faticoso. D'altronde la storia nessuno la conosce bene come il suo autore perciò mi sono permessa di farlo anche con più tranquillità contando sul fatto che sicuramente avresti capito.
    Beh, Sylvia, non mi resta che dirti...se ancora tu non l'avessi capito...GRAZIE!!! Sei straordinariamente brava, e questo non finirò mai di dirtelo!
    E poi la dedica... arrossisco ancora! blush-anim-cl
    Ti aspetto presto!!! Anche perchè a come è finita questa puntata...prevedo un finale SCOPPIETTANTE!!! ^_^

    Edited by Maggie_G - 15/3/2016, 03:29
     
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    Come promesso, ecco la conclusione di questa storia, ispirata da una splendida canzone, che vi ha accompagnato per un paio di settimane. Dovevo metterla oggi, come potete vedere dalla data qui sotto :shifty: così potrete godervela come se fosse reale. ;)

    Mi sono divertita a mettere qualche altra sorpresina in questa puntata :asd: anche se non ci sono le 'zozzate' che sperava Sara se non come accenni e promesse, confido che comunque ne sarai soddisfatta... :lol:

    Infine, qui si capisce perché dicevo che volevo giocare in casa, dato che li faccio sposare in una chiesa che conosco bene... :P Buona lettura e a presto con i vostri commenti!


    Sesta puntata


    Tu, tu che sei diverso,
    almeno tu nell'universo
    non cambierai, dimmi che per sempre sarai sincero
    e che mi amerai davvero di più, di più, di più.

    Di più.

    16 Marzo 2016

    Paola guardò in alto il cielo, un po' di sole si stava facendo strada faticosamente tra le nuvole di quel giorno di marzo. Tutti avevano chiesto perché proprio di mercoledì e due suoi sottoposti avevano tirato fuori il detto 'de venere e de marte no se se sposa né se parte né se dà inisio a l'arte', ma in realtà quel giorno era stato scelto apposta per chiudere un cerchio. Un cerchio lungo ben tredici anni, nel quale lei ed Andrea si erano trovati dalla parte opposta, distanti come mai avrebbero immaginato. E dopo tutto quel tempo, il percorso aveva trovato un punto d'incontro, per iniziare un nuovo giro, per dare un senso nuovo al presente e anche al passato di entrambi.
    Il giorno che lei aveva ricordato come l'ultimo veramente felice della sua vita, spensierato e pieno di speranza, ora diventava il giorno nel quale testimoniava di fronte a tutti che quella speranza non muore mai, che cova sotto la cenere di tanti sbagli e di tanti momenti infelici, preparando un momento di felicità talmente intenso che potresti quasi morirne. Il cuore le balzò nuovamente in gola mentre pensò alla chiesa addobbata di fiori e a lui la aspettava là dentro. Sentiva di non meritarsi quasi tutta quella gioia che la inondava dalla testa ai piedi, quella forza e quella allegria che aveva riscoperto dentro di sè dopo anni. In più c'era una voglia di buttare il cuore oltre l'ostacolo, di vedere il bicchiere finalmente pieno, non mezzo vuoto come aveva sempre fatto per quasi tutta la sua vita. E' inutile, per quanto tu pensi di aver concluso certi periodi della tua vita, c'è sempre una sorpresa dietro l'angolo, pensò con un sorriso abbagliante, lanciando uno sguardo passando ad una gelateria e ricordando quella che era stata galeotta per il loro reincontro. Arrossì al ricordo di come era continuato il colloquio nel suo ufficio, quel famoso pomeriggio. E per fortuna che i suoi uomini avevano capito che era meglio starsene lontani, altro che quel simpatico impiccione di Bordi! Avrebbe fatto un infarto, se avesse sentito certi suoni provenire dall'ufficio del comandante, ammise con se stessa sfiorandosi le guance ancora bollenti come quei ricordi. Certo, ora che guardava il suo ufficio, non poteva fare a meno di ricordare come avevano usato la sua scrivania in maniera tutt'altro che professionale. Per non parlare della sua poltrona, c'era mancato poco che finissero per terra quel giorno. Poi la passione si era calmata ed erano tornati ad essere un capitano ed un maresciallo dell'Arma, penso lei con un sorrisetto. Almeno fino alla volta successiva.
    Si girò verso suo padre, che era visibilmente emozionato: "Papà, tutto bene?"
    "Eh, diciamo di sì. Non è che sto tanto tranquillo, a sapere che anche lui fa il tuo stesso mestiere. Però è un uomo con la testa sulle spalle e sa come prenderti e sicuramente è molto meglio di quel disgraziato che non vuole Mattia come figlio, quindi..."
    "Non è che c'entra anche che le figlie di Andrea già ti chiamano nonno? D'altro canto, sei l'unico nonno che conoscono, lo sai".
    Paola sorrise vedendo suo padre dimenarsi imbarazzato nell'auto e gli scoccò un bacio: "Dai, papà, che stavolta è quella giusta, lo sai! Saremo una bellissima famiglia, tutti insieme. E magari ci sarà anche qualcun altro in più che ti chiamerà nonno!"
    "Cosa? Non vorrai dire che..."
    "Beh, papà, ne abbiamo parlato e sì, ci piacerebbe. A te no?"
    "Andateci piano, voi due, adesso che vi sposate te ne ritrovi altre tre da tirar su, non vi bastano?"
    "Vedremo, papà. Intanto abbiamo trovato casa per tutti, ma è una casa grande..."
    Paola si fermò a pensare ad un figlio suo e di Andrea, con gli occhi di lui. O forse i suoi. E magari con quel sorriso che l'aveva fatta sciogliere fin da quando aveva scoperto di aver fermato non un delinquente, ma un collega sotto copertura. Che poi era diventato molto di più, era diventato il perno intorno al quale era girata la sua vita negli ultimi anni, anche se lei non l'aveva voluto ammettere. Doveva ringraziare lui con il suo coraggio e la sua sfacciataggine, se si erano ritrovati e ora stavano per fare quel passo che lei pensava non avrebbe mai fatto. In fondo, una parte di lei sapeva che voleva farlo solo con una persona speciale; una che lei credeva di aver perso per sempre, mentre invece non era stato così. E aveva passato tutti gli ultimi mesi a dimostrargli che ora le cose erano cambiate, che lei era cambiata e che era pronta a dargli tutta quella fiducia e quella speranza che non c'era stata undici anni prima.
    "Paola? Guarda che siamo arrivati già da cinque minuti, vuoi che lui dia di matto? Tua madre quella volta mi fece aspettare quasi mezz'ora!"
    "Vengo, vengo, papà" si riscosse lei prendendo il bouquet e raccogliendo la gonna per scendere dall'auto, mentre si sentiva già il vociare di chi attendeva fuori.

    Andrea si guardò intorno con aria ragionevolmente nervosa nella chiesa piccola ma gremita di gente. Pensava da tanto a quel momento e finalmente era arrivato, anche se non credeva che sarebbero riusciti a far quadrare tutto nel giro di così poco tempo. Invece le cose si erano sistemate, con il lavoro non c'erano stati problemi, erano riusciti ad organizzare tutto ed avevano trovato casa giusto a metà strada tra Vicenza e Soave, così da avere una compatibilità di orari per la loro nuova famiglia. Era una casa grande, con anche una camera per gli ospiti, così da poter ricevere le visite di parenti ed amici, ed un bel giardino dove aveva già immaginato di mettere uno scivolo e un'altalena per i piccoli. Tutti i loro bambini, sorrise tra sè.
    A quel pensiero si sporse a guardare verso la porta, sorprendendo Ale che litigava come al solito con il marito, e si permise un ghigno. Fabio non poteva dirgli nulla, lui l'aveva avvisato a dovere che sua sorella era anche peggio di lui quanto a carattere, però era andato avanti lo stesso e adesso oltre che essere il suo capo, se l'era ritrovato pure come cognato. Per fortuna che erano sempre andati d'accordo e la loro era diventata un'amicizia solida, rinforzata dal legame familiare che si era creato. A parte quando lui undici anni prima l'aveva accusato di avergli rovinato la vita, ricordò con una smorfia. Era tornato talmente infuriato e deluso dopo la rottura con Paola, che aveva usato Fabio come un punching ball, poi aveva passato tre mesi d'inferno a fare il passacarte per punizione. Quando finalmente Fabio l'aveva visto cotto a puntino, l'aveva mandato all'estero per una collaborazione con l'Interpol e quando era tornato aveva seguito il corso ufficiali, era diventato tenente ed aveva conosciuto Stefania.
    Già, Stefania... l'aveva cercata per avvisarla che lui stava per sposarsi e lei per tutta risposta gli aveva detto che se l'era aspettato e che gli augurava ogni bene, ma che lei non era fatta per fare la moglie e tantomeno la donna casa e chiesa come voleva lui. Poi aveva buttato giù, senza nemmeno una parola per le tre figlie, in particolare per Sara e Lisa che avevano guardato il papà con gli occhioni lucidi. Lui aveva mandato un sacco di maledizioni alla sua ex e le aveva strette forte a sé, rassicurandole che lui ci sarebbe sempre stato. Così come sapeva che ci sarebbero sempre stati in due, da quel giorno in avanti. Lo faceva ancora sciogliere il ricordo di quando lui aveva presentato loro Paola con il piccolo Mattia, appena pochi giorni dopo quel famoso sabato.

    "Lisa, Sara, lei è Paola, ve la ricordate? La signora che abbiamo incontrato davanti alla gelateria, sabato scorso? Lei è..." Lui si era ritrovato un po' imbarazzato, poi si era ripreso sotto lo sguardo equivalente di Paola: "Lei è una persona molto importante per me, che non vedevo da tanto tempo, così le ho chiesto di venire a trovarci. E lui è Mattia, il suo bambino".
    Loro avevano guardato quel bambino poco più piccolo di Alessia, in silenzio, mentre Paola lo metteva seduto sul tappetino dove Alessia giocava tranquilla. Poi Mattia aveva gattonato per afferrare un giocattolo di Alessia, che glielo aveva ripreso subito con un grande strillo e lui l'aveva guardata stupito, prima di correre dalla mamma a nascondersi dietro la sua gamba.
    Lisa gli era salita in braccio e aveva chiesto: "Papà, ma chi è questa signora?"
    "Tesoro, lei è Paola e le voglio molto bene" aveva detto lui guardando entrambe.
    "Ma tanto tanto?"
    "Sì, tanto tanto. Ma non di più che a te, testolina" le aveva mormorato lui dandole un bacio sulla testa, mentre Paola gli sfiorava la mano in un gesto tenero.
    Lisa l'aveva tenuto d'occhio per tutto il tempo e quando Paola e Mattia se n'erano andati, gli aveva detto con un'aria molto seria e compresa: "A me piace Paola e anche Mattia, è buffo quando cerca di camminare e cade subito".
    "Anche a me, papà. Tornano ancora a trovarci?" aveva aggiunto Sara.
    Lui aveva guardato la piccola Alessia che prima si era accoccolata in braccio a Paola e che stava dormendo sul divano accanto a lui e aveva tirato un sospiro di sollievo. Amava Paola da morire, ma il pensiero che potessero esserci problemi con le sue bambine gli aveva fatto passare la notte prima quasi insonne.

    Invece tutto era andato per il meglio e Paola era stata accettata non solo dalle sue bambine, ma anche dalla sua famiglia di origine. Ale non si era risparmiata con commenti adeguati, una volta che aveva scoperto tutto quello che c'era stato all'epoca con Paola e di cui lei non aveva mai saputo nulla neanche dal marito. Infatti poi aveva litigato pure con Fabio, tanto per cambiare, ricordò Andrea con un sorriso. Ma la reazione di sua madre era stata quella che gli era premuta maggiormente, soprattutto visto che era lei quella che più aveva osteggiato Stefania fin dall'inizio e che poi l'aveva rimproverato di non averla sposata quando lei se n'era andata. Cosa che lo aveva fatto irritare, prima era contraria e poi favorevole, ma che discorsi erano? D'altro canto, sapeva bene che sarebbe stato difficile confrontarsi pacificamente con sua madre, che era stata lasciata dal marito quando Ale aveva appena un anno. Lui si ricordava vagamente suo padre, che non si era più fatto vivo e anche quando da adulto l'aveva cercato e incontrato, non era scattato niente, non c'era nulla in comune con quell'uomo a parte il cognome all'anagrafe.
    Era sua madre che l'aveva tirato su e l'aveva fatto da sola, con quel carattere deciso che aveva ancora adesso e che le aveva permesso di crescere due figli e lavorare e far quadrare i conti ogni mese. Sempre sua madre l'aveva aiutato quando Stefania era sparita di punto in bianco, lasciandolo con una piccola urlante e con due figlie disperate. Si era trasferita da loro per tre mesi e si era rimboccata le maniche, l'aveva spronato a muoversi e a decidere una buona volta di fare qualcosa di buono e a fare il padre per davvero; così lui si era preso un permesso per paternità e si era coccolato le sue figlie, cercando di capire cosa voleva dalla sua vita. E la risposta gli era venuta quasi subito, come se fosse stata messa in stand-by permanente da undici anni. Paola, lui voleva Paola. Da quel momento si era mosso per cercarla, aveva scoperto dov'era, aveva chiesto aiuto a Fabio e si era spostato a Vicenza, poi aveva deciso di andare in avanscoperta, senza dire nulla a sua madre che non aveva capito perché lui avesse deciso di trasferirsi in quella cittadina di provincia proprio in quel momento. Lui le aveva detto che aveva qualcosa di serio in mente e poi non si erano più sentiti per settimane, fino a quando l'aveva chiamata per annunciarle che sarebbe venuto a trovarla con una persona.
    Si sfiorò distrattamente il fianco, se la ricordava bene sì, la domenica che si era presentato a Torino con Paola e tutti i bambini al seguito...

    La madre li aveva accolti e studiati per tutto il tempo, poi lo aveva preso da una parte finito il pranzo e gli aveva chiesto: "E con questa ragazza? Che intenzioni hai? E poi siamo sicuri che non le hai fatto mollare il marito, eh? Ha un bambino!"
    "E' il padre di suo figlio che l'ha mollata, neanche lo voleva riconoscere. Quindi no, non è sposata e non l'ho portata via a nessuno. Però non posso garantire che non ci avrei provato, se lei fosse stata insieme a qualcuno".
    "Che razza di discorsi stai facendo? Non mi sembra di averti insegnato a comportarti così".
    "Mamma, amo Paola da così tanto tempo che non sono più disposto a perderne ancora, voglio stare insieme con lei e crescere insieme i nostri figli".
    "Cosa vuoi dire che la ami da tanto tempo? Vi siete appena conosciuti!"
    "No, mamma, la conosco da tredici anni. E la amo da dodici".
    "Tu sei fuori come un balcone! Ma se fino all'anno scorso amavi Stefania!"
    "Non come amo Paola. E me ne sono reso conto solo quando Stefania se n'è andata. Ero depresso, ma mai come quando io e Paola ci lasciammo undici anni fa".
    "E com'è che non ne ho saputo niente? Eh, com'è, sentiamo!"
    "Ti ricordo che all'epoca stavi dietro ad Ale e alle sue pazzie, per quello decisi di non parlartene. Comunque l'importante è che adesso ci siamo ritrovati".
    Lei lo aveva minacciato con il mestolo in mano: "A parte che non mi hai detto niente di tutta questa storia e di questo ne riparliamo io e te un'altra volta... Ma guai a te se stavolta non fai la cosa giusta, eh? Guarda che vengo a cercarti con questo in mano e te lo dò giù per la collottola!"
    Lui aveva sorriso e aveva chiamato lì Paola con un cenno della mano, lei si era avvicinata con aria perplessa e lui le aveva alzato il dito anulare dove brillava l'anello di fidanzamento che lui le aveva regalato la settimana prima: "Vedi, mamma? Stavolta sto facendo la cosa giusta, ma non perché me l'hai detto tu. E tanto, se anche tu mi avessi minacciato, non sarebbe cambiato nulla, tu puoi dire quel che vuoi, ma sono io che decido della mia vita e quello che mi dici entra da quest'orecchio ed esce diretto dall'altro".
    "Ah, bravo, complimenti, che razza di figlio ho tirato su" aveva brontolato la madre.
    "Aspetta, prima di lanciarmi il mattarello come l'altra volta... Intendevo dire che con Stefania non era solo lei che non voleva, neanch'io ho insistito, perché sentivo che non era davvero con lei che volevo passare il resto della mia vita" e così dicendo aveva stretto la mano di Paola, che prima l'aveva fissato senza parlare e poi gli aveva allungato un pizzicotto.
    "Ahi! E questo perché, scusa? D'accordo che certi argomenti sono ancora delicati, tra di noi, ma..."
    Paola l'aveva fissato con aria decisa: "Nessun ma e non hai capito. Non obietto su Stefania, non la conosco e non posso sapere cosa c'è stato tra di voi, a parte che è la madre delle tue figlie. Ma adesso ti stai comportando male con tua madre e non è una bella cosa, tantomeno di fronte alle bambine".
    La futura suocera l'aveva guardata con approvazione: "Mi sa che stavolta hai pescato davvero bene, Andrea, lei sì che sa come tenerti in riga!"
    Lui si era massaggiato il fianco dolorante con una smorfia: "Non preoccuparti, l'avevo capito già tempo fa..."

    Il pensiero tornò al presente e Andrea si guardò intorno, i suoi testimoni erano spariti, possibile? Poi li vide, Luigi stava correndo dietro alla piccola Sofia che era scappata al controllo della mamma, mentre Claudia stava dando al figlio Francesco qualcosa da leggere, un libretto, sembrava. Sorrise ricordando l'espressione incredula di Luigi, quando gli aveva detto che si sposava con Paola. Era stato lui ad insistere, quella volta, quando era tornato da Roma incazzato con il mondo; lui gli aveva detto di mollare tutto e correre a chiarire con Paola, che sapeva com'era fatta lei e che non ci si poteva lasciare così, per telefono. Ma quella volta lui non aveva ascoltato l'amico, anche perché era invidioso della sua felicità, ogni volta che lo vedeva con Claudia si ricordava di quella prima sera in cui li avevano scoperti insieme e tornava la rabbia e quel vuoto allo stomaco al pensiero che Paola l'aveva lasciato.
    Era stato sempre Luigi a dirgli che gli dispiaceva per lui, quando si era ritrovato da solo dopo la fuga di Stefania, ma che non l'aveva mai visto veramente innamorato, non come l'aveva visto quella volta a Città della Pieve con Paola. E da lì era partita la scintilla, la lotta tra l'orgoglio e la speranza che lei non si fosse sposata, che in qualche modo fosse ancora lì per lui. Era anche per quello che aveva chiesto a Luigi e Claudia che fossero i suoi testimoni, oltre al fatto che loro gli erano stati sempre vicini fin da quando era nata Lisa. Sperò che riuscissero a tener buoni i figli, anche se sapeva che Sofia era una bambina con l'argento vivo addosso e quando venivano a trovare lui, dopo gli ci volevano anni per calmare Lisa e Sara.
    Quasi ad evocarle, le vide entrare mentre la musica si spandeva nell'aria e tutti si alzavano e si voltavano verso la porta della chiesa. Andrea si commosse, erano così belle, con quel vestitino verde tenero e quei fiorellini in testa. Si muovevano con grazia, lanciando i petali di rose per terra e anche agli invitati, tanto che lui si mise a ridere vedendo che Lisa aveva lanciato una manciata di petali addosso a Mura. Eccoli lì, in mezzo agli ex colleghi di Roma e a quelli nuovi della territoriale, il fantastico trio di Città della Pieve arrivato apposta a Vicenza per il matrimonio: Bordi che era ancora più rosso in faccia di quanto ricordasse, Mura che guardava tutto con aria fin troppo seria e scuoteva la testa e Romanò che invece aveva un sorriso che gli andava da qui a lì. Subito davanti c'erano Carlo e Sonia con le piccole Grazia e Silvia, a dimostrazione che quella cittadina umbra era stata galeotta per un sacco di gente. Poi c'era Leo, che dal quarto banco gli faceva l'occhiolino con la moglie e con il suocero. Già, ecco un altro esempio anche lì, pensò Andrea, ricordando quanto Capello si era commosso al matrimonio tra Gioia e quel Bini che lui aveva tanto tartassato e che invece si era dimostrato 'fedele nei secoli' come mai avrebbe immaginato. Guardò Leo che cercava di aiutare Luigi con la piccola Sofia, mentre il nonno si coccolava felice i due gemellini Valentina e Giovanni di appena sei mesi, e pensò che Città della Pieve stava davvero popolando il mondo.
    Intanto Lisa e Sara erano arrivate e si erano strette a lui, che si chinò e diede loro un bacio dicendo: "Siete state bravissime! Ora andate dai nonni, ok?"
    Tutte le persone che assistevano si misero a mormorare e ad indicare, vedendo due bambini piccolini entrare in chiesa camminando incerti, un maschietto con i capelli neri e gli occhi verdi e una femminuccia con i capelli biondi e gli occhi di un verde quasi dorato. La bambina teneva in mano un sacchettino, mentre il bambino guardava con occhi spalancati chi gli stava tenendo la mano. Giulia sorrise e strizzò l'occhio ad Andrea, prima di andare al posto dei testimoni, dove Luigi la aspettava con il cuscino delle fedi ancora vuoto. Giulia prese con un po' di fatica il sacchettino dalle mani della piccola Alessia e sistemò le fedi, poi riportò Alessia e Mattia dai rispettivi nonni e andò da suo marito Marco, mentre risuonava forte la marcia nuziale.
    Andrea sentì il cuore che si riempiva di un'emozione nuova, vedendo Paola entrare al braccio del padre e camminare lentamente lungo l'unica navata centrale. Credeva di aver avuto una vita tutto sommato soddisfacente, fino a due anni prima. Poi era arrivata la piccola Alessia e tutto era cambiato, prendendo una direzione totalmente inaspettata e che gli stava regalando una felicità insperata. La guardò con gli occhi che brillavano e mormorò solo con le labbra: "Sei bellissima, Paola".
    Lei lo vide e sorrise, rispondendogli con gli occhi, mentre arrivava davanti all'altare. Diede un bacio al padre, che lanciò un'occhiata meno ostile del previsto ad Andrea e andò a sedersi con la moglie, che si stava già coccolando il piccolo Mattia.

    La cerimonia ebbe inizio e tutti si sedettero, ma sul più bello i quasi sposi dovettero interrompersi, perché Mattia era scappato ai nonni e aveva deciso di correre ad attaccarsi al vestito della mamma. La piccola Alessia non poteva rimanere indietro, quindi partì a sua volta per andare ad attaccarsi ai pantaloni del papà, nonostante i tentativi della nonna e di zia Alessandra di trattenerla.
    Andrea si voltò verso Paola, che disse: "Credo che vogliano partecipare anche loro, si sentivano soli".
    "Allora teniamoli qui, se va bene a don Guido" disse lui rivolto al sacerdote.
    "A questo punto, è meglio se restate seduti durante la lettura della formula" suggerì don Guido, vedendo Mattia che si agitava in braccio a Paola.
    Andrea e Paola si sedettero e lei sorrise: "Andrea, evitiamo di fare preferenze, che ne dici?" indicando Lisa e Sara che si stavano sporgendo dal banco.
    "Venite, cucciole" disse Andrea e fece accomodare Lisa e Sara sedute sui piccoli cuscinetti che avevano davanti.
    Quando ci fu la promessa e lo scambio degli anelli, un Andrea particolarmente impacciato dovette convincere la piccola Alessia a mollare l'anello che lui doveva infilare a Paola: "No, tesoro, non è un giocattolo, dallo a papà, ok?"
    Nella chiesa ci fu più di una risatina, che si calmò quando Paola infilò l'anello al dito di Andrea e il sacerdote disse ad alta voce: "Ciò che Dio ha unito, nessuno può dividere. Andrea e Paola, ora siete marito e moglie e che il Signore benedica la vostra famiglia".
    Andrea strinse la mano di Paola e si avvicinò per darle un bacio, più casto del previsto visto che da sotto c'erano otto paia di occhietti che li guardavano, mentre scoppiava un applauso in tutta la chiesa.
    Lui sorrise e le mormorò sulle labbra: "Ci rifaremo in luna di miele".
    "Davvero?" lo stuzzicò lei e lui scosse la testa: "Sempre la solita..."
    Lisa e Sara guardarono papà con aria incuriosita e Sara disse ad alta voce: "Papà, ma perché hai baciato Paola sulla bocca?"
    "Perché adesso lei è mia moglie e ci vogliamo bene, tesoro".
    "Però vuoi bene anche a noi".
    Andrea si schiarì la voce: "Sì, cucciola, ma tra grandi è un po' diverso, prometto che te lo spieghiamo dopo, ok? Ora potete tornare dalla nonna e dalla zia, per favore?"
    Ale si avvicinò e prese Alessia in braccio, mentre Lisa e Sara la seguivano e mamma Vitali prendeva il piccolo Mattia, dandogli un giocattolo per tenerlo buono.
    Mentre tutti si sedevano, a Paola venne da ridere e si chinò verso di lui: "Ecco, meglio, non credo sia il momento adesso per spiegare certe cose".
    "Tanto dovremo spiegargliele tra un po', giusto?" disse Andrea con un'occhiata espressiva e un sorriso malandrino.
    Lei lo guardò sorpresa e lui le mormorò all'orecchio: "Guarda che non sono un carabiniere così distratto... E poi hai lasciato il test di gravidanza nel cestino del mio bagno, sai com'è".
    "Andrea..." lei arrossì appena e si guardò intorno, vedendo tutti che li guardavano e parlottavano. "Non adesso!"
    "Comunque ci ho preso, giusto? Sta per arrivare un piccolo Ferri".
    "O una piccola Ferri, che ne sai?"
    "Comunque è così, giusto?"
    "Sì, è così" mormorò lei con gli occhi che brillavano.
    Lui si girò verso il sacerdote che li stava aspettando: "Scusi, don Guido, ma... Devo proprio farlo, torniamo subito" e si girò verso Paola, trascinandola giù dall'altare di corsa per filarsela dietro la porta della sacrestia, fino al chiostro annesso alla chiesa, inondato da un sole primaverile.
    "Ma che sei matto?" gli disse lei senza fiato, ma lui le chiuse la bocca con un bacio, questa volta tutt'altro che casto ed al quale lei rispose con entusiasmo.
    Lui si staccò con gli occhi che ridevano: "Non potevo resistere, non dopo quello che mi avevi detto. Lo stavi tenendo come sorpresa per la luna di miele, eh?"
    "Già, ma tu hai rovinato tutto" fece finta di tenere il muso lei, mentre lui le sfiorava appena il seno e poi scendeva sul ventre con un tocco leggero.
    "Lo sai che ti amo da impazzire, vero?"
    "A parte che non sei ancora uscito pazzo finora... Ma io ti amo davvero di più!"
    "L'ultima parola è tua, eh? Ma adesso torniamo, altrimenti don Guido chi lo sente!"
    "Beh, tanto abbiamo già avuto una cerimonia alternativa".
    "Eh già, avremmo dovuto pensarci prima, che i nostri bambini non sarebbero stati buoni e zitti da una parte".
    Paola lo guardò con le lacrime agli occhi e lui rimase spiazzato: "Ehi, che c'è?"
    "Niente, è solo che mi sono resa conto adesso che sono davvero i nostri bambini. E che ce n'è un altro in arrivo. Sono così felice, Andrea..."
    "Vieni qui" disse Andrea e l'abbracciò stretta, sentendo il cuore di Paola battere forte contro il suo, poi scese sulle sue labbra per un bacio dolce e appassionato allo stesso tempo. Lei si appoggiò alla spalla di lui, gli occhi ancora lucidi e pieni di felicità.
    Si sentì un tossicchiare e si girarono, Giulia si affacciò dalla porta ed ammiccò: "Ragazzi, non vorrei disturbarvi, ma avete lasciato in sospeso qualcosa di là".
    "Arriviamo, avevamo solo bisogno di un momento privato" disse Andrea e Giulia annuì prima di chiudere la porta.
    "Pronta?" le chiese lui, allungandole un fazzoletto.
    "Pronta" disse lei, tamponandosi l'angolo degli occhi.
    "Allora andiamo" disse Andrea, prendendola per mano.

    Finita la cerimonia e le firme, Andrea e Paola uscirono dalla chiesa sulle note di una canzone di Elisa che a lei era sempre piaciuta e che in quel caso le era sembrata il simbolo perfetto di tutto quello che avevano passato. "Di più" pensò lei seguendo le note della canzone e guardando Andrea con gli occhi che brillavano, era stato davvero tutto di più, anche l'amore che alla fine aveva ritrovato tra le sue braccia, lui non era cambiato, proprio come diceva la canzone. Un sole primaverile li inondò di luce, gli invitati lanciarono petali di fiori nell'aria e Andrea ne approfittò per rubarle un altro bacio.
    "Tanto perché tu non ti dimentichi di cosa faremo stasera, quando saremo soli" mormorò lui sulle sue labbra.
    "Sai, pensavo che niente potesse esser al livello della prima volta. Invece con gli anni sei migliorato" lo prese in giro lei.
    "E' perché sei sempre stata una malfidata, ma tanto adesso ho tutta una vita davanti per dimostrarti che avevo ragione io fin dal principio".
    "Vedremo quanto continuerai a fare il galletto, lo sai che non sei più così giovane, vero capitano? Gli anni sono passati anche per te..."
    "Guarda che per un uomo passati i quaranta è il periodo migliore e quello nel quale diventiamo ancora più affascinanti".
    "Allora dovrò mettermi gli occhiali da sole per non rimanere accecata, quando diventerai più affascinante, anche se per il momento non ci siamo ancora".
    "Tu non me ne lascerai vincere una, eh?"
    "Tanto lo sai che a te piacciono le sfide" lo provocò lei.
    "A me piaci tu, intanto, poi per il resto vedremo" rispose lui dandole un altro bacio.
    Paola ricambiò il bacio, poi gli sussurrò sulle labbra: "Lasciamo che gli altri vengano a salutarci, non vedi che stanno tutti aspettando?"
    "Ok, ok, rimandiamo a dopo. Ma che ci posso fare se mi piace così tanto baciare mia moglie?" ribatté Andrea con un sorriso abbagliante.
    Paola abbracciò il padre e la madre, poi suo fratello con Giulia e poi tutti i suoi colleghi di stazione che erano venuti a congratularsi con lei e gli amici e amiche che aspettavano. Mattia era buono in braccio alla nonna e così Paola si dedicò tranquillamente a ricevere auguri e felicitazioni dalle persone che le stavano a cuore e anche da chi l'aveva conosciuta da poco, ma non le aveva fatto mancare aiuto e sostegno dal momento in cui era arrivato il piccolo Mattia. A Massimo dedicò solo un pensiero fugace e un ringraziamento per esser stato così cretino da averla lasciata per l'ennesima modella. Se fosse stata ancora insieme con lui e ignara dei suoi tradimenti, non si sarebbe permessa di accogliere la possibilità di ritornare con Andrea così facilmente. Non perché l'avesse amato davvero, adesso che sapeva la differenza poteva ammetterlo; ma se lui avesse voluto fare il padre invece di rinnegare suo figlio ancor prima della nascita, lei si sarebbe trovata in difficoltà.
    Anche se alla fine sentiva che Andrea avrebbe vinto comunque, ciò che li legava era troppo forte per esser sovrastato dal senso del dovere nei confronti del piccolo Mattia. Che sarebbe cresciuto in una famiglia in cui tutti si volevano bene, invece che in una in cui il papà tradiva continuamente mamma dietro le spalle e la trattava come una che meno usava il cervello e meglio era. Certo, anche lei non ne aveva usato molto, undici anni prima, ma ora ne aveva avuto abbastanza da capire che un uomo come lui non si trova dietro l'angolo. Tutte quelle storie infelici le avevano fatto capire quanto era prezioso avere una persona accanto con la quale poter condividere tutto. E fidarsi, come si era fidata nel momento in cui lui si era ripresentato in caserma. Undici anni prima non sarebbe stata capace di restare ad ascoltarlo e non gli avrebbe creduto fino in fondo, così come non avrebbe dato ascolto a se stessa. Forse tutto quel dolore e quella solitudine che si era chiamata addosso quella volta erano serviti per capire. E per prendere il treno giusto, finalmente, si disse lei guardando lui che salutava i suoi parenti con accanto Sara che lo strattonava per la giacca.
    Mentre si girava, colse due signore che chiacchieravano in dialetto e si scoprì ad ascoltarle con una punta di divertimento, non aveva ancora imparato bene a capire il vicentino, ma quello che dicevano non era così difficile da comprendere.

    "Varda lì, che bei tosetti... Ma i xe tuti de ela?"
    "Ah, no lo so mia, però xera ora che i metese la testa a partìo, lu par primo, se ghe ga fato fare tuti sti putei a sta tosa..."
    "Varda che i me ga dito che ela la xe comandante dei carabinieri, come anca lu".
    "Alora se capise parché el ga meso la testa a posto, ela lo gà ciamà a l'ordine!"
    "Anca parché savemo come i xe fati i omeni... Sempre pronti a corere drio a 'n'altra tosa quando i xe avanti co gli ani! E mai pronti par fare le cose par ben".
    "Ma gheto visto lu? El gà na facia da lazaron... Speremo ben, quando che i xe così bei, i omeni, pore le done che li sposa!"
    "No, Maria, varda là, come che el sta drio a le tosete... Forse non xe così lazaron".

    Paola sorrise e corse da Andrea che stava coccolando Lisa e Sara, abbracciandolo da dietro e sussurrandogli: "Guarda che qui in città pensano che mi hai sposato perché ti ho obbligato, dopo avermi fatto fare quattro figli, perché sei un lazzarone ma sei bravo con le bambine. Quindi sei avvisato, qua sono tutti dalla mia parte se ti comporti male".
    "Cos'è questa? Una discriminazione al contrario nei confronti dei maschietti? Guarda che mi impunto come facevi tu per i diritti delle donne" la prese in giro lui.
    "Paola! Paola!" la chiamarono Lisa e Sara e lei si accucciò davanti a loro.
    "Ma adesso che vi siete sposati, tu e Mattia venite a stare con noi, vero?" chiese Sara.
    "Sì, Sara, adesso verremo a stare con voi, tutti insieme".
    "E Mattia sarà il nostro fratellino?" chiese Lisa.
    "Sì, e voi sarete le sue sorelline, saremo tutti una famiglia".
    "Ma allora... Tu ci farai da mamma?"
    Lei sentì un nodo in gola: "Lisa, io non posso sostituire la vostra mamma Stefania, ok? Però posso essere... Diciamo una mamma di scorta per voi, se lo volete".
    Sara la guardò fissa, poi le buttò le braccia al collo: "A me va bene una mamma di scorta!"
    Paola rise tra le lacrime e la abbracciò: "Allora sarò la mamma di scorta per tutte e tre, va bene?"
    Guardò da sotto in su Andrea e gli vide per un attimo gli occhi lucidi. Poi Andrea si spostò per prendere in braccio Mattia dalla suocera e si accucciò davanti a Lisa: "Ecco, adesso siamo tutti una famiglia e io farò da papà di scorta per Mattia, come Paola farà da mamma di scorta per te, per Sara e per Alessia, va bene?"
    "Ti voglio bene, papà!" disse Lisa abbracciandolo e Andrea la strinse con la mano libera, mentre Mattia lo guardava con aria perplessa e gli prendeva il naso.
    "Ehi! Questo è il mio naso!" protestò Andrea ridendo. "Guarda che se me lo fai ancora, ti faccio il solletico!"
    Mattia sembrò quasi capirlo, perché gli riprese il naso con la manina e Andrea lo staccò e poi gli fece un sacco di versi strani nel collo e sulla pancia, fino a farlo ridere.
    Paola fece un cenno alla suocera, che si avvicinò con Alessia e gliela diede in braccio, Paola la strinse a sè e Alessia la guardò con quegli incredibili occhi chiari, poi disse: "Pala, pala..." e le prese i capelli acconciati nello chignon, riuscendo a tirargliene giù più di qualche ciocca.
    Paola scosse la testa e sorrise ad Andrea, che la strinse a sè e chiamò il fotografo. Mattia allungò una mano per prendere la ciocca dei capelli della sua mamma e li mise in bocca, Alessia cercò di fare lo stesso e proprio in quel momento il fotografo scattò, con un risultato così divertente che divenne la foto ufficiale del matrimonio più inaspettato dell'anno. Ma loro in quel momento non lo sapevano e nemmeno se ne curarono, stavano parlando un'altra lingua fatta di sguardi, di presenza e di mani che si toccavano. Mentre i loro cuori finalmente potevano mostrarsi liberamente, senza più veli, senza più paure, solo la gioia e la serenità dell'essersi ritrovati, dopo tutto, nonostante tutto. Anche nonostante loro stessi.

    FINE

    Edited by sylvia70 - 17/3/2016, 07:59
     
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  5. Maggie_G
     
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    La prima cosa che mi viene in mente? CHE MERAVIGLIA!!! heart_eyes

    Questa puntata è il degno incoronamento di un amore straordinario come il loro! throb
    Il matrimonio, i vari flashback, la piccola fuga durante la cerimonia, il coinvolgimento dei rispettivi figli, i rapporti con i parenti e la scoperta di un altro pargoletto in arrivo...un sogno! :wub:
    Oltretutto devo dirti che mi hai anche sorpresa. Personalmente non sono una di quelle che pensano che una famiglia deve essere composta solo da marito, moglie e figli diretti anzi, per me l'amore è bello in qualsiasi forma si manifesti, ma adoro troppo vedere questi due, Andrea e Paola, insieme e leggerli in altri coinvolgimenti sentimentali un pò comunque mi dispiace e non mi entusiasma. Ma stavolta no. Vedere che hanno formato una cosidetta famiglia "allargata" mi ha convinta e ti dirò...ho apprezzato tantissimo questa originalità rispetto alle altre storie! Almeno quelle che ho letto fino ad ora. ^_^

    Sono rimasta incuriosita nel leggere delle altre coppie tra gli invitati. Alessandra e Fabio insieme? Che coppia!!! :woot: Prendendo spunto dalle loro personalità nella fiction li vorrei proprio vedere come se la passano questi due! Con una coppia così davvero desidererei essere una mosca per spiarli trascorrendo una settimana a casa loro per vedere la loro quotidianità! :asd: Sai che risate quando uno non cede e l'altra non molla?! :asd:

    Tra i flashback mi è mancato un pò vedere la reazione di Arnaldo quando Paola gli ha presentato Andrea. Già immagino le facce! :asd:

    Insomma Sylvia, hai creato davvero una storia strepitosa di cui sicuramente ne sentirò la mancanza e che in futuro verrò certamente a rileggermi ma come già sai, non vedo l'ora di leggere cosa ci riserverai in futuro anche perchè hai davvero una fervida fantasia! thumbsup Che bello! clap
    Grazie mille per questa avventura, Sylvia! Ora ti aspetto nelle altre storie! ^_^

    PS: ho una curiosità fin dalla prima puntata anche se puntualmente mi sono sempre dimenticata di scriverla. A parte quella di oggi, le altre date che hai inserito ad ogni inizio puntata erano un preciso riferimento a qualcosa o pura casualità?
     
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    Ma questo é un finale meraviglioso :wub: non solo hanno una meravigliosa famiglia in cui tutti vanno d'accordo ma aspettano anche un piccolo/a ferri la perfezione
    E poi c'é da dire che anche gli altri si sono sistemati bene Ale e con Fabio, coppia inedita che non mi dispiace, Luigi con la mortesi che hanno la loro bella famigliola, Sonia e prosperi (non poteva essere altrimenti) Giulia (che adoro come personaggio) con Marco, ed infine Leo che piccino piccino si é sposato con Gioia. Insomma tutti hanno avuto il loro lieto fine e con la benevolenza di entrambe le famiglie che ho visto felici dell'unione. Insomma proprio la fine perfetta =D

    Sylvia ogni tua storia é perfetta in tutto: nei ragionamenti, nei personaggi , l'ambientazione insomma in ogni cosa e questo perché sei bravissima. Non vedo l'ora di leggere qualunque cosa tu voglia postare :D
    P.S. posso chiederti un favore? Il dialetto veneto é un po diverso dal Siciliano non é che mi scriveresti la traduzione di quel simpatico diaologo che mi sembra troppo divertente e vorrei godermelo a pieno. Ancora brava brava brava :D
     
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    Amabili terre palladiane

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    Grazie ragazze per i vostri commenti, so che è stata una fine piuttosto romantica (ma spero non troppo). cupidarrow Grazie soprattutto perché questa giornata non è iniziata bene crazyeyes e voi mi avete dato uno spunto per guardare in maniera diversa il giretto che dovrò fare in ospedale per l'ennesima volta con mia zia! sad crutch

    Anche a me non piacciono le storie dove i nostri testoni stanno con altri shakehead , Maggie, ma scrivere vuol dire anche sperimentare, così ho deciso di immaginare per una volta un racconto in cui loro si ritrovano alla fine, dopo tanti amori e tante persone che hanno fatto loro capire che quella volta avevano buttato via il migliore.

    Alessandra e Fabio per me erano una coppia destinata :asd: e qui ne avete avuto un assaggino, sia mai che li metta anche in un'altra storia visto che è piaciuta? roll1

    Per la reazione di papà Vitali, non preoccupatevi, che a breve ci sarà modo di scoprire che ne pensa il nostro Arnalduccio in un'altra storia!. E non dico altro per non rovinarti la sorpresa, grazie ancora cara Maggie! zip


    Hai visto Giulia che la tua omonima è stata determinante per far ragionare quella zuccone di Paola? Il personaggio è leggermente dedicato a te :lol: per ringraziarti della dedizione all'altra mia FF 'storica' che si sta avviando finalmente verso lidi più tranquilli! :wub: :wub: :wub: A breve un'altra puntata anche di quella, promesso!

    E come richiesto da Giulia, metto qui la traduzione precisa del dialogo in vicentino, che era stata riassunta da Paola subito dopo ad Andrea:


    "Guarda lì, che bei bambini... Ma sono tutti figli di lei?"
    "Ah, non lo so, ma era ora che si mettessero in riga, lui per primo, visto che gli ha fatto fare tutti quei bambini a questa ragazza..."
    "Guarda che mi hanno detto che lei è una comandante dei carabinieri e anche lui".
    "Allora si capisce perché ha messo la testa a posto, lei lo ha richiamato all'ordine!"
    "Anche perché sappiamo come sono fatti gli uomini... Sempre pronti a correre dietro ad un'altra ragazza quando vanno avanti con gli anni! E mai pronti a fare le cose per bene".
    "Ma l'hai visto? Lui ha una faccia da lazzarone... Speriamo bene, quando gli uomini sono così belli, povere le donne che li sposano!"
    "No, Maria, guarda come sta dietro alle bambine... Forse non è così lazzarone".

    E voi che dite? E' un lazzarone e uno pronto a correr dietro a un'altra quando passano gli anni oppure ha finalmente messo la testa a posto? :lol: :lol: :lol:

    Grazie ragazze, le vostre parole mi saranno di conforto oggi nei miei giri di Pronto Soccorso e Radiologie varie... :wacko:
     
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  8. Sara88
     
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    Silvia, Silvia… io ringrazio per gli accenni e le promesse… ma non pensavo che Ferri fosse già andato in buca di nuovo! :asd: Questi già hanno fatto tutto, quindi che si contengano un po' almeno in chiesa! :asd: Anche perché, Andrè, vabbè che Arny sembra aver preso bene il tuo ruolo nella vita della figlia… però, ecco, io non scherzerei troppo col fuoco… chissà cosa avrà pensato quando vi ha visti scendere dall'altare e sparire dietro la porta della sagrestia... :asd:
    Comunque, la cerimonia è stata molto dolce (magari avrei fatto meno zucchero e più piccante… ma ognuno ha i suoi gusti… in cucina eh! :asd: ) e non so se è stata più commovente la scena dello scambio delle fedi o quella finale, ossia della foto con tutta la famiglia allargata riunita! Anche io avrei preferito che i figli fossero stati solo loro, ma magari come tu, Silvia, hai fatto notare nella ff più volte, se non avessero avuto queste esperienze (belle e brutte) non si sarebbero ritrovati…E anche il fatto che abbiano accettato abbastanza bene che l'altro abbia avuto figli con un'altra persona dimostra che sono maturati!
    L'unico nodo che non ci hai sciolto riguarda il sesso del nuovo pargolo…può avere speranze Ferri di tramandare il suo cognome? :asd: E avrei voluto vedere anche qualcosa della luna di miele… ma so benissimo che era una mini ff questa e direi che ci hai accontentate alla grande! Grazie ancora, Silvia, sia per l'intera storia che per la dedica e ti dico che ti aspettiamo per il continuo delle altre ff una volta che hai finito i tuoi giri (che ovviamente sono più importanti) Brava!
    ps Alessandra e Fabione li vedo bene… ma mai quanto con la mia Claudia! ahahah però sì, puoi riutilizzarli anche altrove, ci piacciono!
    pps Arny ricomparirà ne "all'alba vincerò" o in "un colpo al cuore?" credo più nella prima... :shifty:
     
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    Finale stupendo..Mi ha lasciata senza parole :woot: mi sono piaciute le coppie che hai inserito in questa storia luigi /Claudia,Leo/Gioia, Marco /Giulia Ale/Fabio.... Il siparietto in vicentino molto carino non ho capito una mazza ahahah :asd: per fortuna hai tradotto nel tuo commento ...ma soprattutto bellissima la scena finale dei due testoni felici e contenti con tutta la prole :wub:! Complimenti Silvia,credo che questa storia mi mancherà parecchio! :( ma so che tornerai molto presto con le altre storie! ;) nei hai un bel po' io aspetto una puntatina di un colpo al cuore !:D A presto Silvia!;)
     
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    ogni promessa è un debito! Finalmente sono arrivata a commentare...scusa Silvia ma se non riesco s commentare a caldo poi é un casino.
    Comunque che dire? Puntata sublime, romantica, dolce con una spruzzatina di peperoncino.
    Ammazza che hanno combinato quel pomeriggio in caserma. Non si é mai sentito di un capitano e un comandante di stazione che ne combinano di ogni e rischiano di volare dalla sedia.
    Nonno arny felice? Un altro mezzo miracolo...il potere dei bambini e della dolcezza della parola 'nonno' che scioglie anche un iceberg.
    La cerimonia leggera e un Po sopra le righe é stata bellissima...i bimbi che interrompono e non lasciano gli anelli...per non parlare del fuori programma che ha allungato la cerimonia.
    Tutto speciale come quel test scovato nel cestino del bagno e la dolcezza della mamma di scorta e gli occhi lucidi del papa di scorta, capitano tutto d'un pezzo.
    Complimenti Silvia.
    Spero tornerai a deliziarci presto compatibilmente con i tuoi impegni.
     
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    Eccomi qui Silvia, come ti avevo detto la storia l'avevo letta ancora più di una settimana fa ma finalmente sono riuscita a trovare qualche minuto per commentarla.
    Che sia una os bellissima te lo avevo già detto, ora vediamo di commentare tutto con calma cercando di non dimenticare niente :unsure:
    Le prime puntate sono state piuttosto dure da leggere, vedere i due testoni finalmente insieme ma intuire già che da lì a poco rovineranno tutto.... <_<
    E infatti così hanno fatto, come al solito non si sono capiti, non hanno parlato chiaro, hanno frainteso....di chi è la colpa?? Non lo so in realtà, direi un pò di entrambi, come succede di solito in questi casi -_-
    E ti dirò che mi ha fatto una stranissima impressione immaginarmeli poi a distanza di così tanti anni, lui con tre figlie e lei addirittura ragazza madre :blink:
    Questa mancava proprio! Devo dire che ti sei proprio accanita contro di loro qui, eh :(
    Però, come si suol dire, tutto è bene quel che finisce bene, e il destino ha rimesso a posto le cose come sarebbero dovute andare fin dall'inizio, anche se con qualche anno di ritardo :shifty:
    Andrea mi è piaciuto tantissimo, finalmente ha preso subito in mano la situazione e messo Paola davanti al fatto compiuto.....e fortunatamente lei ha ceduto subito senza fare troppe storie :woot:
    La scena del matrimonio è stata molto divertente, un matrimonio parecchio "burrascoso" diciamo :asd:
    Ma la famiglia allargata che sono riusciti a creare è assolutamente meravigliosa :wub: :wub: :wub:
    E anche tutte le coppie, inedite e non, che ci hai mostrato sono davvero interessanti :shifty: In particolare mi fa un pò pena il povero Fabio, non credo abbia vita facile con la "piccola" Ferri :asd:
    E la notizia finale del nuovo arrivo dà sicuramente una degna conclusione a questa storia ;)
    Spero di non aver dimenticato niente, se non di farti tanti tanti complimenti!! Brava Silvia, alla prossima ^_^
     
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    Ringrazio Lisa e Alessia per i loro graditissimi commenti, tanto più quando arrivano meditati. ;)

    Il potere della parola nonno è davvero grande, Lisa, hai proprio ragione. Quanto ai nostri testoni, diciamo che si erano lasciati trascinare leggermente quel giorno in caserma e anche al matrimonio non poteva mancare il fuori programma. :lol:

    Il povero Fabio con Ale? Diciamo che non sarà l'unica volta in cui lo farò capitare in una delle mie storie, quindi avrò modo di mostrarvi come immagino il loro ménage familiare. :asd: Per il resto, erano passati tanti anni, Alessia, e ho pensato che potevano esserci anche tanti figli :P e persino una ragazza madre che guida una caserma, insomma dobbiamo svecchiarla un po' l'Arma, no? :D

    Grazie ancora, ragazze. Ora mi dedicherò alle mie tre storie e appena una delle tre sarà alla fine (non so quale, ma sicuramente non "Un colpo al cuore", lì siamo circa a metà), come promesso inizierò a postare quella più votata nel sondaggio. Con l'avvertimento che se pensate che qui mi sia accanita con i due testoni, allora dovrete preparare gastroprotettori a nastro nella prossima! :shifty:
     
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    non mi dire Silvia!!!! Devo fare indigestione di gastroprotettori???
     
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    CITAZIONE (Liz81 @ 1/4/2016, 16:55) 
    non mi dire Silvia!!!! Devo fare indigestione di gastroprotettori???

    La storia che è in testa nei sondaggi ( la seconda) è decisamente da gastroprotettori :sick: , io vi ho avvisato, poi non venite a cercarmi. :P Però anche la prima non scherza, come può testimoniare chi ha avuto qualche anticipazione. ;)

    Vorrà dire che una volta finita la prima posterò la terza, che è decisamente meno 'pesante' anche se piuttosto inusuale, tenendo in realtà la prima per ultima. Il che vuol dire che per la prima ne riparleremo l'anno prossimo, temo :( a meno che questa estate sia migliore di quelle ultime come eventi, partiamo già con un po' di influssi che non guastano mai... ^_^ ^_^ ^_^

    Ne approfitto per ringraziare anche Manuela e assicurarle che a breve arriverà un'altra puntata di 'un colpo al cuore', mentre a Sara confermo che il suo Arny è in arrivo in 'all'alba vincerò' e che qui non si sa se Andrea avrà la possibilità di tramandare il suo nome in maniera 'tradizionale' ;) senza usufruire delle nuove leggi che permettono di mantenere i due cognomi, ma potrà rifarsi in un'altra FF, ok? :asd:

    A presto e grazie, ragazze, per la fiducia e per gli stimoli che mi date, sono sempre utilissimi e molto graditi! ^_^
     
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  15. Sara88
     
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    Dove si rifarà, Silvia? In "all'alba vincerò" o in "per non perdere la speranza" ? Credo più in quest'ultima, lo sforzo della triplice copia deve essere premiato in qualche modo :asd:
     
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53 replies since 3/3/2016, 15:13   3164 views
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